ATLAS COELESTIS
La cartografia celeste è una grandiosa sintesi di mito, arte e scienza che ha accompagnato tutto lo sviluppo della civiltà umana.
E' soprattutto durante l'età moderna, tuttavia, che per circa tre secoli l'esigenza di un sempre crescente rigore scientifico e il gusto della rappresentazione simbolica e artistica della volta celeste hanno saputo conciliarsi, dando origine ad opere di rara bellezza.
In queste pagine vogliamo guidarvi in un breve viaggio tra gli atlanti, conservati nella Biblioteca del Dipartimento di Astronomia di Bologna e in collezioni private, che hanno segnato quest'epoca d'oro.
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IL '500: LA RINASCITA DELLA CARTOGRAFIA CELESTE
Alessandro Piccolomini, De le stelle fisse.
Giovanni Paolo Gallucci, Theatrum Mundi, et Temporis.
IL '600: LA SCOPERTA DEL CIELO AUSTRALE
Johann Bayer, Uranometria.
Vincenzo Maria Coronelli, Epitome cosmografica.
IL '700: TRA VECCHIE E NUOVE COSTELLAZIONI
John Flamsteed, Atlas coelestis.
Johann Gabriel Doppelmayer, Atlas coelestis.
Johann Elert Bode, Uranographia.
Queste pagine sono a cura di Davide Neri - E-mail: ban2280@iperbole.bologna.it
Davide Neri, filosofo e dottore di ricerca in fisica, insegna nella scuola
superiore. Ha svolto attività di ricerca in fisica
teorica e storia della fisica, collaborando con il Museo di Fisica di Bologna.
Attualmente si dedica alla creazione di ipertesti e di pagine Web.