77. Metro campione di J.A. Deleuil
Francia, XIX sec.
Jean Adrien(?) Deleuil (Parigi 1825-?)
ottone
100 cm
[Inv. MdS-54]

Nel marzo 1790, all'Assemblea Nazionale di Francia, il deputato vescovo Talleyrand aveva proposto la definizione di un sistema unificato di pesi e misure. Lo studio fu affidato all'Acadédmie des Sciences, che formò una commissione composta da Borda, Lagrange, Lavoisier, Tillet e Condorcet, cui si aggiunsero Laplace e Monge.
Tra la lunghezza di un pendolo che batte il secondo a 45o di latitudine, una frazione della lunghezza dell'equatore terrestre e una frazione della lunghezza di un meridiano, la commissione scelse l'ultima possibilità come base del sistema. In particolare, propose che l'unità di lunghezza fosse definita come "la decimilionesima parte del quarto di meridiano terrestre", che questa unità fosse calcolata a partire dalle nuove misure della Terra che si sarebbero dovute eseguire tra Dunkerque e Barcellona e che l'unità di peso fosse definita a partire dal peso di un volume conosciuto (unità quindi derivata dall'unità di lunghezza) di acqua distillata a 0o. Il decreto del 26 marzo 1791 adottò queste definizioni e affidò la realizzazione dei lavori all'Académie. Pierre-Francois André Méchain e Jean-Baptiste Joseph Delambre ebbero l'incarico di effettuare le misure geodetiche.
Dopo lunghi travagli, dovuti alle vicende interne francesi, il 19 frimaio dell'anno VIII (10 dicembre 1799) una legge raccoglie le conclusioni dei lavori e stabilisce: "che la decimilionesima parte dell'arco meridiano terrestre compreso tra il polo nord e l'equatore è fissato definitivamente, nel suo rapporto con le antiche misure, pari a tre piedi, undici linee e duecentonovantasei millesimi". METRE ETALON / Glace Fondante è inciso sul lato graduato di questo metro campione, mentre, nell'angolo superiore, a sinistra, è inciso il nome del costruttore Deleuil á Paris.
Il campione è diviso in centimetri, tranne nei tratti da 0 a 10 cm e da 90 a 100 cm, i quali sono suddivisi in millimetri.
E' contenuto nella custodia originale in legno, foderata in velluto rosso.

F. Bogourdan (1901)
A-M. Motais de Narbonne, J. Alexandre (1988) vv