LA SALA MERIDIANA

 

Questa sala, costruita nel 1727, venne progettata per rendere eseguibili con la massima cura ed il minore disagio possibile le osservazioni degli astri al passaggio in meridiano. Grandi archi che partono dai piani inferiori del palazzo si incrociano lungo le diagonali, fornendo un appoggio particolarmente stabile al muro meridiano, il muro che attraversa diagonalmente la sala, orientato da nord a sud, cui venivano ancorati gli strumenti fissi. Il coperto, originariamente piatto, aveva una serie di portelli apribili nella zona dove l'attuale soffitto è stato rialzato, per consentire le osservazioni. Poiché tali osservazioni dovevano avvenire a tempi prefissati, la sala era vicina al luogo di lavoro e a quello di riposo dell'astronomo, rispettivamente la stanza a destra del corridoio di accesso alla sala e il piano della Specola immediatamente superiore adibito ad abitazione.

Alla sala, che originariamente aveva un semplice pavimento di legno, fu dato dall'architetto Ercole Lelli, nel 1742, in occasione della messa in stazione degli strumenti inglesi, un aspetto fastoso con la realizzazione dell'attuale pavimento, l'istallazione della bella linea meridiana in ottone a tempo civile e tempo medio e l'ornamento a tempera delle pareti con un gioco di colonne, purtroppo ormai quasi scomparso, che riprendeva il motivo delle colonne di supporto dello strumento dei passaggi.

 

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