L'immagine di NGC 5466 e`stata ottenuta combinando le riprese
delle due camere LBC "Rossa" e "Blu" - strumenti che possono
essere pensati come potentissime macchine fotografiche digitali da
36 Megapixel ciascuna. La camera rossa e` sensibile alla luce emessa
da stelle "fredde" mentre la blu e' piu` efficiente nel catturare la luce
prodotta da stelle calde.
Le "istantanee" digitali, ottenute da ciascuno dei due
strumenti, sono state combinate grazie a software appositamente
realizzati presso lo LBC Survey Center dell'INAF-Osservatorio Astronomico
di Monte Porzio, che si occupa della
raccolta, analisi e archiviazione delle
immagini prodotte dal Large Binocular Telescope.
"E' proprio la combinazione di colore e luminosita` che ci consente
di studiare il processo di invecchiamento di queste stelle."
aggiunge il Dott. Giacomo Beccari del Dipartimento di Astronomia
dell'UNIBO. "Le stelle brillanti che nell'immagine appaiono
piu` rosse (le cosiddette "giganti rosse") sono le piu` fredde
(circa 3000 gradi superficiali) e sono centinaia di volte piu`
luminose del nostro Sole. Queste stelle si sono gonfiate a
causa del processo di invecchiamento. Anche il nostro Sole,
tra circa 5 miliardi di anni, diventera` una gigante rossa
e si gonfiera` a tal punto da inglobare addirittura la Terra!
Le stelle che nell'immagine appaiono piu` blu raggiungono anche
i 10000 gradi superficiali e rappresentano lo stadio evolutivo
successivo, uno dei ultimi prima che le stelle di questa massa
si vadano spegnendo lentamente"
"L'analisi dell'immagine
LBT ci permettera` di studiare con un livello di accuratezza mai
raggiunto prima con telescopi sulla Terra il processo d'invecchiamento
delle stelle di piccola massa. In un certo senso, in quelle stelle e`
scritto il futuro del Sole (e anche del suo pianeta Terra)" aggiunge Ferraro.
Luminosita' ed indice di colore per le stelle identificate nell'immagine
LBT di NGC5466. Grazie alla particolare
nitidezza dell'immagine ottenuta con LBT, e` stato possibile misurare
oltre 16000 stelle con Luminosita` comprese tra pochi centesimi e
alcune centinaia di Luminosita` solari.
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La densita` stellare di NGC5466 e` piuttosto bassa e questo ammasso
e` dunque considerato un ambiente relativamente tranquillo, dove le collisioni
stellari non sono molto frequenti. Tuttavia anche in questo sistema osserviamo
oggetti peculiari che si devono essere formati a seguito di interazioni
gravitazionali e scontri tra due o piu` stelle.
"Lo studio di un sistema
come questo ci consente anche una sorta di esperimento "sociologico",
per cercare risposte a domande come: In che modo cambia la vita delle stelle
quando queste sono costrette a vivere l'una vicino all'altra?
Che tipo di oggetti puo` essere generato dalle collisioni stellari?
Come si modificano la struttura e l'evoluzione dell'ammasso stellare a
seguito delle reiterate e variegate collisioni stellari che si verificano
all'interno di esso?" aggiunge la Dott Barbara Lanzoni del Dipartimento di
Astronomia dell'UNIBO.
Osservazioni astronomiche effettuate su aree di cielo
centrate su NGC5466, ma molto piu` estese dell'ammasso stesso,
hanno recentemente mostrato che questo sistema stellare sta anche
lasciando una scia di stelle lungo la propria orbita, probabilmente
a causa dell'interazione gravitazionale con la nostra Galassia: e`
dunque possibile che in tempi remoti questo ammasso contenesse molte
piu` stelle di quante ne vediamo ora e che l'interazione con il disco
della nostra Galassia lo stia lentamente distruggendo.
"Queste sono state le motivazioni che ci hanno spinto a
rivolgere gli occhi di LBT verso questo ammasso stellare
e la risposta a molte domande e` racchiusa in queste immagini"
conclude Ferraro dell'UNIBO.
LBT e` collocato su Mount Graham, in Arizona, ed e` stato
costruito da un Consorzio fra USA, Italia e Germania, con un costo
di 120 milioni di dollari. E` uno dei telescopi
tecnologicamente piu` evoluti mai pensati e costruiti, il maggiore
binoculare esistente al mondo. LBT utilizza due specchi di 8.4 metri
di diametro accoppiati sopra un'unica montatura metallica, del peso
di oltre 900 tonnellate. Anch'essa un gioiello della meccanica italiana,
costruita dalla Ansaldo Camozzi.
"Veder muovere questo gigante di metallo con la leggerezza di
una farfalla e` davvero un'esperienza indimenticabile" aggiunge Beccari,
che si e` recato piu` volte ad osservare con LBT.
Tra breve, quando LBT iniziera` ad essere utilizzato in modalita`
interferometrica, la sua capacita` di distinguere i particolari degli
oggetti celesti sara` equivalente a quella di un telescopio di ben 22.8 metri di diametro.
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