Il moto dei pianeti -la legge di Titus-Bode

La legge di Titius-Bode

Il termine "legge di Titius-Bode" viene usato per indicare una relazione empirica che definisce in modo approssimato le distanze medie dei pianeti dal Sole espressa in Unità Astronomiche (U.A.). La legge, benché fosse stata scoperta nel 1741 dall'astronomo tedesco Wolf e riscoperta dal compatriota Johann Titius nel 1772, è nota soprattutto per l'opera di divulgazione di Johann Bode, che, nel 1778, ne ha dato anche una formulazione matematica precisa.
Secondo questa legge, le distanze dei pianeti dal Sole, in U.A., si trovano dalla serie 0 - 3 - 6 - 12 - 24 - 48 - 96 -..., in cui ogni numero, a partire dal terzo, è il doppio del precedente; aggiungendo 4 ad ogni numero e dividendo il risultato per 10 si ottiene 0.4 - 0.7 - 1 - 1.6 - 2.8 - 5.2 - 10 - 19.6 -...
Matematicamente, la serie precedente si esprime con la relazione:

d = 0.4 + 0.3 × 2n

dove n è un numero che vale meno infinito per Mercurio, 0 per Venere, 1 per la Terra, 2 per Marte e così via.
Le distanze vere dei pianeti sono ben approssimate fino ad Urano (la differenza tra la legge di Bode e la distanza reale non supera mai il 5 %). Nel caso di Nettuno la differenza supera il 22% e per Plutone è del 49%.

PianetaDistanza dal Sole
(×1000 km)
A.U. Legge di Titius-Bode
Mercurio 578950.387 (0+4)/10 = 0.4
Venere 1081600.723 (3+4)/10 = 0.7
Terra 149600 1(6+4)/10 = 1.0
Marte 227990 1.524(12+4)/10 = 1.6
Fascia Asteroidi 414392 2.77(24+4)/10 = 2.8
Giove 778368 5.203(48+4)/10 = 5.2
Saturno 1427034 9.539(96+4)/10 = 10.0
Urano 2869328 19.18(192+4)/10 = 19.6
Nettuno 4496976 30.06(398+4)/10 = 40.2
Plutone 5900224 39.44(796+4)/10 = 80.0

Malgrado questa sia una relazione empirica, e cioè senza alcuna base fisica, la legge ha avuto il pregio di far sospettare, già nel '700, l'esistenza di un pianeta con n = 3 che doveva essere posto tra Marte e Giove. La scoperta di Cerere, un asteroide, da parte di Padre Piazzi, a Palermo, nel 1801, confermò la validità della legge, anche se negli anni successivi si verificò che gli asteroidi sono migliaia, la maggior parte dei quali ha orbite comprese tra quella di Marte e di Giove.
Rimase per molto tempo diffusa tra gli astronomi la convinzione che gli asteroidi siano il risultato della distruzione di un pianeta posto originariamente tra Marte e Giove.
In realtà si è ora convinti che i pianetini siano materiale originario di accrescimento, cioè proveniente direttamente dalla nebulosa dalla quale è nato il Sistema Solare, in via (teorica) di accorpamento, che non riuscì mai a dare origine ad un pianeta, a causa della piccola massa complessiva.

Molti autori hanno tentato di spiegare questa relazione tramite dei modelli cosmogonici sperando di utilizzarla come un test di verifica degli stessi modelli. La scoperta di numerosi nuovi satelliti di Giove e Saturno ha permesso di comprendere come questa relazione non si applica a questi che si possono a tutti gli effetti intendere come dei Sistemi Solari su scala pių piccola. Inoltre Henon nel 1969 e Lecar nel 1973 hanno mostrato che una distribuzione casuale di numeri potrebbe soddisfare una relazione come quella di Titius-Bode con il solo vincolo che siano abbastanza prossimi l'uno all'altro.

Ne consegue che questa relazione č del tutto casuale e non ha quindi nessun "status" di legge.