Manoscritti
di opere di Eustachio Manfredi pubblicate a stampa.
[1703]–
[1737]
b. (fascc. 12)
(s.o.:
VI; tit. orig. “Calendario E. Manfredi”)
Tutti
i manoscritti sono di mano di Eustachio Manfredi, eccetto il fascicolo 12,
copia della parte iniziale di un’opera di Gian Domenico Cassini e Domenico
Guglielmini, di autore ignoto.
1.
“Riflessioni
sopra la macchia veduta di maggio 1703…”
[1703
giu.] (1)
fasc.
ril. di cc. 8 + c. 1 sciolta (post c. 7)
“Descrizione… tratta
dalle osservazioni fatte a Bologna nell’Osservatorio dell’Illustrissimo ed
Eccellentissimo Signor Conte Luigi Ferdinando Generale Marsigli e stesa da
Eustachio Manfredi pubblico Lettor di Matematiche in quella Università”.
(1) Sul recto della prima carta, sotto al titolo, è annotato: “Stampato
a mezzo giugno dell’anno istesso”; quindi si può attribuire il manoscritto alla
prima parte del mese di giugno.
2.
“Eustachi Manfredi
epistola ad virum clarissimum Dominicum Quartaironium qua Anonimi Assertiones
XVI pro reformatione Calendari ab illo impugnatae vindicantur”.
1705
fasc.
di cc. 51 (lat.)
3.
Introduzione
alle Effemeridi di Eustachio Manfredi.
1715
fasc.
(sottofascc. 3)
1.
[1715]
sottofasc.
di cc. 4, (lat.), minuta
(s.o.:
2)
Lettera
dedicatoria indirizzata a papa Clemente XI per la pubblicazione delle
Effemeridid nell’anno 1715.
2.
1715
set. 9 – ott. 18, Roma
sottofasc.
di cc. 120 (sottottofascc. 12 ril. e num.) + cc. 4 sciolte (lat.)
Introduzione
alle Effemeridi. Spiegazione dei procedimenti scientifici impiegati per
giungere alla compilazione delle Effemeridi; annotazione finale in merito
all’aiuto ricevuto dalle sorelle Maddalena e Teresa, da Giuseppe Nadi e da
altri. (1)
(1) La prima
parte della annotazione così recita: “La tavola delle longitudini e latitudini
era stata calcolata da mia sorella Maddalena verso il 1702 o 1703”.
3.
s.d.
sottofasc.
di cc. 4 (lat.)
(s.o.: 3)
Prefazione
elle “Ephemerides Novissimae” . (1)
(1) Titolo
attribuito da Guido Horn d’Arturo, il quale spiega: “sarebbero il tomo II
e III delle Effemeridi Manfrediane”.
4.
“De novissimae Meridianae
lineae quae in Divi Petronii extat dimensione, deque exiguis Gnomonis
motionibus praecavendis”.
1722
dic. 10
fasc.
ril. di cc. 8, (lat.)
(s.o.: 4)
5.
“Congressus Mercurii ac solis observatus die 9 nov.
1723”.
1723
dic.
fasc.
ril. di cc. 20 + cc. 5 sciolte
6.
“De annuis inerrantium Stellarum aberrationibus”. (1)
1728
fasc.
ril. di cc. 59 + c. 1 sciolta + 6 carpette contenenti figure geometriche
ritagliate (2) (lat.)
(s.o.:
4)
(1) L’opera,
pubblicata nel 1729, è dedicata “ad Eminentissimum ac Reverendissimum Johannem
Antonium De Via S.R.E. Cardinalem”.
(2) Si tratta
di 53 disegni geometrici inseriti all’interno di 6 carpette poste dopo la c. 1.
7.
“De novissimis circa
fixorum siderum errores observationibus Eustachi Manfredi Bononiensis
Scientiarum Instuti Astronomi Epistula”. (1)
1730
set. 30
fasc.
ril. di cc. 26, (lat.)
(1)
Pubblicata nel 1731, è dedicata “Ad Illustrissimum ac
Reverendissimum Virum Antonium Leprottum Archiatrum Pontificium”.
8.
“Della
maniera più propria di uniformare le Lunazioni Ecclesiastiche alle
Astronomiche” (1)
1731
lug. 31
fasc.
ril. di cc. 15, copia
(1) Al
manoscritto diEustachio Manfredi è
allegata una carta con appunti per l’edizione a stampa.
9.
“Parere sopra il
manoscritto dell’opera pasquale del signor abate Jacopo Bettazzi comunicatomi
in Febbraio 1732”
1732
mar. 24
fasc.
di cc. 16
Esame critico – secondo
l’incarico ricevuto da Roma – del progetto di correzione del calendario
ecclesiastico presentato dal Bettazzi.
10.
“De Bononiensi Gnomone ac
meridianis observationibus eo habitis a prima constructione ad annum MDCCXXXV”.
1734
nov. 29 – 1735 mar. 12
fasc.
ril. di cc. 57 + cc. 6 sciolte (post c. 30) (1), (lat.)
(s.o.:
N. 2)
(1) Le 6 carte
sciolte riportano il “riassunto delle prime osservazioni della meridiana dal
1655 al 1695”.
11.
“Astronomicae ac
geographicae observationes Francisci Blanchini”.
[1737]
(s.o.:
N. 6; /1/66)
fasc.
di sottofascc. ril. 14 (di cui 12 nn.), (lat.)
Opera redatta da
Eustachio Manfredi sulle carte di mons. Francesco Bianchini, edita nel 1737 a
Verona; composta di una “praefatio” del Manfredi, una parte centrale ove
Manfredi riordina e trascrive le osservazioni di mons. Bianchini compiute tra
il 1684 ed il 1729, un “supplementum” compilato sulla base di altre
osservazioni degli anni 1683 – 1694, pervenute al Manfredi quando già aveva
terminato la redazione del corpo principale.
12.
“Della
meridiana di S. Petronio nuovamente esaminata”
s.d.
fasc.
ril. di cc. 3 + cc. bianche
Esposizione dei motivi che hanno
indotto all’esame della meridiana di S. Petronio nel 1695. (1)
(1) Copia
delle prime pagine del libro di Gian Domenico Cassini e Domenico Guglielmini
“La Meridiana del tempio di S. Petronio rivista e restaurata”. Non è di mano di
Eustachio Manfredi.