From: ASTBO3::ZUCCOLI 27-FEB-1997 14:13:19.99 To: FERRARINI CC: Subj: panca8.htm Biblioteca del Dipartimento di Astronomia - Università di Bologna I periodici. Addirittura nel 1679 era nato il primo periodico astronomico, la "Connaissance des Temps", che viene pubblicato tuttora; esso riportava annualmente le effemeridi astronomiche ed ospitava articoli di astronomia, ma non soltanto: vi scrivevano infatti anche intellettuali come Voltaire. Nell'Ottocento si assiste ad un cambiamento radicale della letteratura astronomica: gli studi più significativi non vengono pubblicati sotto forma di libro, ma come articoli di periodico. Ciò consentiva una più rapida circolazione dell'informazione scientifica, in quanto la rivista richiede tempi editoriali molto inferiori a quelli del volume. Nascono così le principali testate astronomiche, che si pubblicano ancor oggi. 21 Astronomische Nachrichten. Berlin, Altona, Kiel. 1821- Frontespizio del primo volume. E' questo l'organo dell'Accademia delle Scienze di Berlino, che nell'editoriale al primo numero spiega la propria origine con l'istanza di comunicare celermente i risultati delle osservazioni astronomiche. 22. Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. London. 1827- Frontespizio. Pubblicato dalla Royal Astronomical Society di Londra, nasce come foglio voltante ("notice"), per poi acquisire dopo pochi anni struttura di rivista e periodicità mensile. 23. The Astrophysical Journal. Chicago. 1895- Frontespizio del primo volume. Oggi è la principale rivista astronomica, pubblicata tre volte al mese con il corredo di un volume di lettere ed uno di supplemento. Dal 1997 è anche disponibile in versione elettronica. 24. Memorie della Società degli Spettroscopisti Italiani. Roma. 1872- Frontespizio del primo volume. Anche in Italia nasce una rivista di astrofisica, ancor prima dell'americano "Astrophysical Journal". Essa, con il titolo di "Memorie della Società Astronomica Italiana" continua tuttora ad essere pubblicata. Il fondatore, Pietro Tacchini (1838-1905), è considerato insieme con Angelo Secchi il padre della spettroscopia italiana.