Ex libris stellarum 7.
La fantasia ed il sorriso
Immagini oniriche, spesso inquietanti
spaccati di un futuro tecnologicamente minaccioso, che vede l'uomo
sempre piu' circondato da simboli spaziali, sono uno degli influssi piu'
diretti dell'immaginario astronomico sulla produzione exlibristica. A queste
suggestioni si affianca pero' anche il sorriso derivante dall'astronomia:
l'entusiasmo per la scoperta di nuovi oggetti nello spazio, sommato alla
proverbiale distrazione dello scienziato, ha infatti sovente stimolato
la fantasia degli illustratori a produrre vignette satiriche ed irridenti.
7.1 Zoltan Ven (Ungheria), acquaforte per Klaus Rodel, 1998. Il disegno, di ispirazione escheriana, reca in
basso il motto |
7.2 Costanza Palmirani (Italia), disegno per Remo Palmirani, 1998. |
7.3 Sergei Ivanov (Ucraina), acquaforte e puntasecca per Norbert Hillebrandt, 1997. La figura maschile al centro tiene nella destra
compasso |
7.4 Harry Juergens (Germania), acquaforte per Lutz Groesel, 1998. L'ex libris si ispira al moto del sole per alludere alla dialettica tra la vita e la morte, riconducendosi all'iconografia del memento mori. Lo strumento effigiato rappresenta un tentativo di realizzazione del moto perpetuo. |
7.5 Roman Karoly Radvanyi (Ungheria), xilografia per Kovaks Jozsef, 1934.
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7.6 Juan Vicente Botella (Spagna), fotolitografia per J.V. Botella, 1960 circa.
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