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Bologna
A Bologna, dove fu chiamato nel 1921 alla direzione dell'Osservatorio Astronomico universitario ed alla cattedra di astronomia, Horn d'Arturo intraprese le innumerevoli sfide professionali che costellarono la sua carriera. Risanò l'osservatorio rinnovandone l'apparato strumentale e la biblioteca; fondò la rivista Coelum che coagulò intorno a sé l'attività degli astrofili italiani; diede vita alla serie delle pubblicazioni dell'Osservatorio Astronomico Universitario che, inviate in scambio agli Osservatori di tutto il mondo, crearono all'Istituto una fitta rete di relazioni internazionali. L'avventura bolognese si interromperà per per sette lunghi anni quando, ormai sessantenne, la follia razzista lo caccerà dal suo Osservatorio.Fortunatamente, il secondo dopo guerra trovò Horn d'Arturo ristabilito alla direzione dell'Istituto, circondato dall'affetto di parenti, allievi ed amici; tra gli altri, si ricorda il pittore Giorgio Morandi, che con lui giocava lunghe partite a scacchi.