Biblioteca del Dipartimento di Astronomia
Università di Bologna

L'800: l'astrofisica

A metà Ottocento risale la nascita dell'astrofisica, grazie ai nuovi metodi di indagine celeste basati sull'uso dello spettroscopio. La scoperta di righe nello spettro del Sole e delle stelle portò ad una interpretazione fisica degli spettri: le righe segnalano la presenza di determinati elementi chimici ed infatti, in seguito all'osservazione del Sole durante l'eclisse del 1868, fu scoperto l'elio. Lo studio degli spettri permette di risalire alla temperatura delle stelle, consentendo così l'analisi della struttura interna stellare.

18.
FRAUNHOFER, Josef von
Gesammelte Schriften.
München, Franz, 1888.
XIV, 310 p., 6 tav.
Colloc. V.3.4

[Righe spettrali nel Sole]
Righe spettrali nel Sole.

Fraunhofer (1787-1826) fu l'iniziatore della spettroscopia: sfruttando la sua esperienza di ottico e costruttore di lenti, giunse alla scoperta, nello spettro del Sole, delle righe principali d'assorbimento, dette appunto righe di Fraunhofer. Egli iniziò anche a rinvenire tali righe in alcune stelle fisse.


19.
SECCHI, Angelo
Le stelle. Saggio di astronomia siderale.
Milano, Fratelli Dumolard, 1878.
VII, 425 p., 8 tavv., ill.
Colloc. IV.5.2b

[Spettro della stella alfa Orionis]
Spettro della stella alfa Orionis.

In Italia il padre dell'astrofisica fu il gesuita Angelo Secchi (1818-1878), il quale rivolse lo spettroscopio allo studio del bordo solare ed alle stelle fisse, dando vita a tutta una scuola di astrofisici italiani. A lui si deve la prima classificazione delle stelle fisse in base al loro spettro.


20.
AUDOUZE, J.; ISRAEL, G.
The Cambridge Atlas of Astronomy.
Cambridge, Cambridge University Press, 1985.
432 p., ill.
Colloc. C 64

[Il diagramma di Hertzsprung e Russell]
Il diagramma di Hertzsprung e Russell.

Il diagramma di Hertzsprung e Russell relativo alle stelle di distanza conosciuta mette in relazione il tipo spettrale con temperatura e magnitudine delle stelle, evidenziando quanto sopra affermato riguardo le informazioni fisiche ottenibili dallo studio degli spettri degli oggetti celesti.


Testi di Marina Zuccoli
Pagina Web a cura di Monica Ferrarini e Laura Peperoni