John Flamsteed, Atlas coelestis



    L'atlante che ha esercitato la maggiore influenza sulla cartografia settecentesca è senz'altro l'Atlas coelestis dell'astronomo reale inglese John Flamsteed. Esso fu pubblicato nel 1729, vari anni dopo la morte dell'autore, sulla base del catalogo da egli stesso compilato con una accuratezza senza precedenti, e fu oggetto di varie ristampe e riedizioni nel corso di tutto il Settecento. A differenza delle figure barocche di Coronelli le figure dell'atlante di Flamsteed rivelano uno stile rococò L'atlante di Flamsteed rappresenta in dettaglio, per mezzo di 26 grandi tavole, il cielo visibile per un osservatore europeo, ma contiene anche due emisferi, opera di Abraham Sharp, che raffigurano integralmente la volta celeste.


    L'Idra e il Sestante di Flamsteed (Bibl. del Dip. di Astronomia di Bologna)
    Un cd-rom per saperne di più

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    Queste pagine sono a cura di Davide Neri - E-mail: ban2280@iperbole.bologna.it