La Grande Macchia Rossa fotografata dal Voyager 1

La "Grande Macchia Rossa" di Giove

La "Grande Macchia Rossa" ha un colore che varia dal rosso mattone al rosa verdastro ed ha un diametro paragonabile a quello della Terra. Le nubi circostanti vengono risucchiate e lacerate nel giro di poche ore. Essa si muove verso ovest e verso est alla velocità di circa 1 m/sec ma non si sposta mai verso nord o sud. In questo modo deve aver compiuto diverse volte il giro del pianeta. Inoltre ruota su se stessa in senso antiorario, con un periodo di 12 giorni terrestri e, se non disperdesse parte della sua energia nell'ambiente, la sua durata potrebbe essere indefinita.

Alimentati dalle grandi correnti di gas ascensionali si formano immensi cumulonembi che la rendono simile ad un ambiente infernale percorso da scariche elettriche. Il chimico statunitense C. Ponnamperuma alcuni anni fa eseguì un esperimento in cui fece passare delle scariche elettriche in una atmosfera di metano, ammoniaca e idrogeno racchiusa in un contenitore di vetro. Il risultato fu una miscela di gas che assunse un aspetto nebbioso e depositò una sostanza cristallina di colore simile a quello della "Grande Macchia Rossa". L'analisi chimica rivelò trattarsi di un composto organico detto nitrile che, combinato con l'acqua, produce amminoacidi: i costituenti fondamentali delle proteine di tutte le forme di vita conosciute. Da ciò si deduce la possibilità che la vita possa avere origine anche in luoghi come la "Grande Macchia Rossa" anche se caratterizzati da una minore turbolenza.

Immagini della "Grande Macchia Rossa"

  1. Immagine di Giove presa il 13 febbraio 1995 dal Telescopio Spaziale. Si notano in particolare le tre macchie bianche ovali che giacciono a sud-est della "Grande Macchia Rossa". Si tratta di strutture che si muovono insieme alla "Grande Macchia Rossa" che a sua volta è trasportata verso ovest mentre le macchie bianche vanno nella direzione opposta verso est. Nel centro di queste nubi l'"aria" risale dagli strati più profondi portando l'ammoniaca più fredda verso gli strati più alti dove si hanno temperature di -130° C. Cortesia NASA/JPL.
  2. Immagine della "Grande Macchia Rossa" di Giove presa dal Voyager 2 dalla distanza di 6 milioni di km. Si osservano dettagli con una risoluzione di circa 100 km. Cortesia NASA/JPL.
  3. Zoom sulla "Grande Macchia Rossa". La "Grande Macchia Rossa" appare rosa e la regione sottostante blu a causa della particolare scelta dei colori effettuata per rendere più contrastata l'immagine. Le nubi più basse riflettono nel verde la emissione nella lunghezza di onda di 727 nanometri del metano. Il blu dà una indicazione sulla altezza che varia dai colori rosso e bianco (più in alto) a quello blu e nero (per le nubi più profonde). L'escursione in profondità delle nubi delle "Grande Macchia Rossa" risulta maggiore dei 50 km in altezza dei modelli precedenti. Cortesia NASA/JPL.
  4. Dettaglio dell'immagine della "Grande Macchia Rossa" verso est. Cortesia NASA/JPL.
  5. Immagine che mostra la intera regione equatoriale di Giove. La "Grande Macchia Rossa" si trova alla destra dell'immagine. Cortesia NASA/JPL.