Terza legge di Keplero

IIIa legge di Keplero

Animazione del moto planetario per i browser, che supportano i java applets. Enunciato della 3a legge di Keplero (1618):

I quadrati dei periodi di rivoluzione dei pianeti attorno al Sole, P, sono proporzionali ai cubi dei semiassi maggiori delle loro orbite, a:

P2 = k a3

Nella formula K è una costante di proporzionalità. Ne segue che la velocità media di un pianeta sulla propria orbita è tanto minore quanto più esso è lontano dal Sole.
Questa formulazione della 3a legge non è del tutto esatta, ma è un'ottima approssimazione nel caso dei pianeti.
Prendendo come unità di misura l'Unità Astronomica, cioè la distanza media Terra-Sole (U.A. = 149,6 milioni di chilometri), la costante K diventa uguale a 1.
Noto il periodo di rivoluzione P si può conoscere il semiasse maggiore dell'orbita e quindi disegnare in scala il Sistema Solare.

La 3a legge permette di disegnare esattamente la pianta del Sistema Solare.