La Specola astronomica di Bologna e il transito di Venere

 

 

Transito del 6 giugno 1761

In occasione del transito del 1761, anche Bologna ricadeva nella fascia di visibilità e gli astronomi della Specola dell'Istituto delle Scienze non si fecero cogliere impreparati, ma anzi seguirono l'evento con ben sei diversi telescopi posizionati in due ambienti della torre astronomica (oggi visitabili all'interno del Museo della Specola), assicurando così il loro contributo all'ingente mole di dati che fu poi utilizzata per calcolare il valore della distanza che separa la Terra dal Sole.

 

Crediti: Dipartimento di Astronomia, Università degli Studi di Bologna.

 

 

    Tra quegli strumenti, vi era anche un quadrante mobile di eccellente qualità, realizzato dall'artigiano bolognese Sante Menini ai primi del Settecento (nell'immagine a sinistra).
Tutte le osservazioni vennero accuratamente registrate nei Quaderni di osservazione, ancora oggi conservati nell'Archivio del Dipartimento di Astronomia di Bologna. L'immagine a fianco mostra una delle pagine con le osservazioni del transito del 6 giugno 1761.

 

 

 

 

 

 

Transiti seguenti
I tre transiti successivi, negli anni 1769, 1874 e 1882, non furono visibili da Bologna, ma quello che era all'epoca lo strumento maggiore dell'Osservatorio bolognese, un rifrattore delle officine tedesche Steinheil da c. 16cm di diametro, fu prestato alla spedizione italiana in India organizzata da Pietro Tacchini (1838-1905) nel 1874. La foto ritrae Tacchini alle prese con lo strumento di Bologna nella stazione osservativa allestita a Muddapur.

Crediti: Osservatorio Astronomico di Palermo.

 

 

 

 

    Sia gli strumenti usati da Zanotti che il telescopio di Steinheil sono oggi esposti al Museo della Specola.

 

 

 

 

    Per ulteriori informazioni - in particolare per quello che riguarda il transito di Venere del 1761 - si rimanda alle pagine web Progetto scienza per tutti, a cura della Biblioteca 'G. Horn d'Arturo' del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Bologna.