Guillame Joseph Hyacinthe Jean-Baptiste Le Gentil de La Galaisière (1725-1792)

 

 

Transito del 6 giugno 1761

Le Gentil fu designato dall'Académie des Sciences a guidare la spedizione diretta a Pondichéry, sulla costa indiana, per osservare il transito di Venere del 1761. Egli si imbarcò con discreto anticipo, sul finire del marzo 1760.

G. Legentil, “Observation de la conjonction inférieure de Vénus avec le Soleil”, Mémoires de l’Académie des Sciences, 1753.

 

    Il viaggio nell'Atlantico e nell'Oceano Indiano passò senza gravi problemi, ma, arrivato all'isola di Mauritius nel luglio dello stesso anno, seppe che Pondichéry era assediata dagli inglesi. Le Gentil prese in considerazione l'idea di raggiungere Pingré nell'isola di Rodrigues. Nel marzo del 1761, il governatore di Isle de France (Mauritius) decise di mandare una nave militare in soccorso a Pondichéry e, nonostante i venti contrari, fu garantito a Le Gentil che, se si fosse imbarcato, sarebbe giunto in tempo per osservare il transito.

 

    Dopo un inizio favorevole, la nave fu spinta in direzione contraria a quella prevista e si trovò a vagare lungo le coste dell'Arabia. A fine maggio seppero che Pondichéry si era arresa e il comandante decise di rientrare a Mauritius, contro le insistenze di Le Gentil che voleva raggiungere la costa.

 

    Il 3 giugno Le Gentil seguì il passaggio di Venere sul disco del Sole dalla nave, senza poter fare nessuna misura, poiché da una imbarcazione non potevano essere condotte osservazioni con una precisione sufficiente.

Crediti: H. Sawyer Hogg, “Out of old Books. Le Gentil and the Transit of Venus”, Journal of the Royal Astronomical Society of Canada, 1951.

 

 

 

 

Transito del 3 giugno 1769

Le Gentil non si perse d'animo e ottenne l'autorizzazione dall'Académie a rimanere sull'isola di Mauritius per compiere osservazioni cartografiche e naturalistiche, nell'attesa del transito del 1769. Nel maggio del 1766, partì alla volta di Manila, nelle Filippine. Giunto a destinazione in agosto, in poco tempo capì che non era il luogo migliore in cui svolgere le osservazioni e, sia per timore delle possibili avverse condizioni climatiche nel periodo in cui si sarebbe verificato il transito, sia per ragioni politiche (pare che il governatore di Manila non amasse i francesi), decise di reimbarcarsi. La navigazione attraverso le isole del mar di Cina fu assai avventurosa: comandante e piloti spesso dibattevano su quale fosse la rotta da seguire e, dopo i litigi più violenti, erano soliti ritirarsi nelle proprie cabine, lasciando nave e marinai in balia del vento.

 

    Le Gentil arrivò a Pondichéry nel marzo 1768, più di un anno prima del transito. Pondichéry era tornata sotto il controllo francese, Le Gentil godette di un ottima accoglienza e ci fu tutto il tempo di allestire la stazione osservativa nel modo migliore. Ma, ironia della sorte, dopo un lungo periodo di clima sereno, il cielo si coprì proprio il giorno del transito rendendo impossibili le osservazioni, mentre a Manila il Sole era splendente!

 

    Come se non bastasse, il rientro in patria di Le Gentil fu lento e travagliato. Giunto finalmente a Parigi sul finire del 1771 seppe che il suo posto all'Académie era stato dato ad un altro scienziato, poiché da molto tempo nessuno aveva più sue notizie, e i suoi beni spartiti tra gli eredi. La storia di Le Gentil ha però un lieto fine, egli infatti ebbe indietro quanto perduto e si costruì una nuova vita.