Il Cielo della Poesia

Il mondo greco romano ci ha tramandato le più belle leggende associate alle costellazioni, miti che hanno preso forma nel corso del tempo e sono stati narrati da Omero a Ovidio a Lucrezio. Anche da Dante a Leopardi e Pascoli molti grandi poeti e narratori hanno dedicato pagine indimenticabili al cielo stellato.
Leggendo la Divina Commedia sono numerosi i passi in cui il sommo Poeta mostra di trovarsi perfettamente a suo agio con l’astronomia.
Alla vera realtà del mondo, alla sua tragicità e al caos che la contraddistingue ci rimanda invece Il Lampo di Giovanni Pascoli:
E cielo e terra si mostrarono qual era
la terra ansante, livida, in sussulto
il cielo ingombro, tragico, disfatto.
Chiuso tra cose mortali
(anche il cielo stellato finirà)
perchè bramo Dio?

Nella Dannazione di Ungaretti si rappresenta l’angoscia di una creatura presa nel giro dell’immortale e dell’infinito, anche se nelle strofe di Sereno, posteriore rispetto alla prima,
respiro
il fresco
che mi lascia
il colore del cielo
br /> viene lasciata alla creatura la possibilità di partecipare e godere.
I cinque versi dei Testi delle Piramidi dell’antico Egitto:
Non esisteva ancora il cielo
Non esisteva ancora la Terra
Non esistevano ancora gli uomini
Non erano ancora nati gli Dei
Ancora non esisteva la Morte
confermano l‘aspetto metafisico che il cielo rappresenta. Senza di esso non ci sarebbe la morte e la vita.
Ma il cielo è anche splendore come ricordano Leopardi:
Vaghe stelle dell’Orsa, io non credea
Tornare ancor per uso a contemplarvi
Sul paterno giardino scintillanti
e Paul Verlaine:
Le ciel est, par-dessus le toit
si bleu, si calme!
Non dimentichiamolo e godiamo della sua bellezza.

Le immagini

1. La Terra vista da Saturno grazie alla sonda Cassini. Siete capaci di vederla? Siamo in un minuscolo punto, dopo l’ultimo anello più luminoso nel quadrante in alto a sinistra. Immagine formata digitalmente da 165 immagini prese, durante tre ore, dalla sonda Cassini, il 15 dicembre 2006.
2. Stelle appena nate nella Nebulosa di Orione, distante 1500 anni luce da noi. NASA/Spitzer Space Telescope.
3. In un toccante capitolo del Piccolo Principe (quello del piccolo pianeta, abitato solo da un lampione e un lampionaio) Antoine de Saint Exupéry vede nel lampione che si accende una stella in più – o un fiore.
4. Questa immagine mostra l’ultimo afflato di una stella simile al Sole. NASA/Spitzer Space Telescope.
5. Questo meraviglioso "spettacolo" della natura dista da noi circa 7000 anni luce, nella direzione del centro galattico. Si tratta della Nebulosa dell’Aquila. NASA/Spitzer Space Telescope.