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Dalla cronaca de Il Giorno: «Fu trovato morto nella sua camera, all'Hotel Savoy di Sanremo. Su un biglietto c'era il suo tremendo j'accuse all'intero mondo della musica: faccio questo non perché sono stanco della vita, ma come atto di protesta contro un pubblico che manda “Io, tu e le rose” in finale.
Un artista scomodo e sensibile e un “profeta” non capito in anni di cambiamento. Perché nelle sue canzoni c'erano amori passionali ma non sdolcinati, c'era antimilitarismo e rifiuto della cultura omologata, c'era l'embrione della contestazione e c'era il bisogno di libertà di tutti gli uomini di cultura, intellettuali e un poco introversi, ma profondamente liberi e senza padroni.
Tenco fece anche parlare di sé per una appassionata love story con la cantante francese Dalida e per il suo rapporto tormentato con la sinistra».
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