Leggere il Cielo

L'esplorazione del Sistema solare

Pierluigi Battistini

Home
Le missioni verso Venere e Mercurio
Le missioni verso Marte
Le missioni versi i pianeti esterni

Le missioni verso Marte

Mars 1 - 1 novembre 1962 - La prima sonda sovietica lanciata con successo verso Marte: si perse il contatto a circa 190.000 km dal pianeta.
Mariner 3 - 5 novembre 1964 - La prima sonda americana inviata verso il pianeta rosso: fu perso il contatto e la sonda rimase in orbita solare.
Mariner 4 - 28 novembre 1964 - Raggiunse la meta il 14 luglio 1965, arrivando a circa 9850 km da Marte. La sonda trasmise una ventina di immagini televisive della superficie che, sebbene non eccezionalmente nitide, bastarono per ridimensionare le aspettative sulla possibilità di esistenza di qualche forma di vita diffusa. La sonda misurando la rifrazione delle onde radio rilevò una pressione atmosferica di 8 millibar (0,8% di quella terrestre), e un campo magnetico 3000 volte inferiore a quello della Terra.
Zond 2 - 30 novembre 1964 - Si persero i contatti nel maggio del 1965.
Mariner 6 - 24 febbraio 1969 - Il 31 luglio 1969 arrivò al 3400 km dal pianeta; trasmise 75 immagini di cui una trentina riprese da 1 milione di km e le rimanenti a distanza ravvicinata dall'emisfero meridionale. La sonda era dotata di due telecamere, di spettrometri e radiometri all'infrarosso e ultravioletto per lo studio della composizione atmosferica e la rilevazione delle temperature. Le immagini del pianeta, più nitide di quelle riprese dal Mariner 4, mostrarono un corpo desertico con crateri sparsi, mentre le macchie visibili dalla Terra svanirono con il progressivo avvicinarsi della sonda al pianeta: tali macchie non erano dovute a particolari della superficie planetaria ma a zone che presentavano una diversa riflettività per la composizione del suolo. La sonda confermò una pressione atmosferica di 6/7 millibar, misurò temperature di -125°C al polo sud e -73°C  notturni all'equatore; rilevò che la componente principale dell'atmosfera era l'anidride carbonica.
Mariner 7 - 27 marzo 1969 - Arrivato alla minima distanza da Marte il 4 agosto 1969, trasmise 126 foto dell'emisfero meridionale.
Mariner 8 - 8 maggio 1971 - Fallì il lancio 8 con la caduta nell'Oceano Atlantico del modulo spaziale.
Cosmos 419 - 10 maggio 1971 - Bruciò il 12 maggio nell’atmosfera terrestre.
Mars 2 - 19 maggio 1971 - Questa sonda, che raggiunse il pianeta il 27 novembre1971, era composta da due veicoli, il Mars 2 orbiter che si collocò su un'orbita fortemente ellittica e il Mars 2 lander che doveva scendere sulla superficie per compiere rilievi sull'ambiente marziano. Purtroppo il lander si schiantò sulla superficie del pianeta mentre l'orbiter, con a bordo 2 telecamere e vari strumenti scientifici, trasmise dati sull'atmosfera.
Mars 3 - 28 maggio 1971 - Questa sonda, arrivata a destinazione il 2 dicembre 1971, gemella del Mars 2, era sempre composta da due veicoli, uno destinato ad orbitare intorno al pianeta e l'altro a compiere un atterraggio morbido sulla superficie. Stavolta il Mars lander riuscì ad atterrare sulla superficie di Marte, ma il contatto venne perso dopo circa 20 secondi e non venne trasmesso alcun dato utile.
Mariner 9 - 30 maggio 1971 - Arrivò su Marte il 13 novembre 1971 inserendosi su un'orbita molto ellittica. All'arrivo della sonda era in corso su Marte una tempesta di sabbia che impedì le riprese di superficie fatta eccezione per le cime vulcaniche più alte che risultavano visibili.
Dopo alcune settimane, al termine delle tempeste di sabbia, la sonda (riprogrammata dalla Terra) trasmise più di 7300 fotografie della superficie e dei satelliti, con una risoluzione massima dell'ordine del chilometro. Queste riprese, che coprirono circa il 70% della superficie, rivoluzionarono completamente la conoscenza della superficie marziana e furono indispensabili per programmare le zone di atterraggio delle missioni Viking. Gli altri strumenti presenti sulla sonda effettuarono studi dettagliati sulla composizione dell'atmosfera e del suolo trasmettendo una grandissima quantità di dati. Il contatto con la sonda fu perso il 27 ottobre1971 dopo oltre 500 giorni di attività, di cui quasi un anno in orbita attorno a Marte.
Viking 1 - 20 agosto 1975 - Le sonde Viking comprendevano due velivoli come i Mars sovietici: uno progettato per entrare in orbita intorno a Marte e l'altro destinato ad atterrare sulla sua superficie. La sonda arrivò nei pressi del pianeta il 19 giugno 1976; i due moduli non si separarono subito ma l'atterraggio fu posticipato per la scelta di un luogo più idoneo di quello programmato utilizzando le riprese del Mariner 9. A differenza delle missioni sovietiche, dove tutta la missione veniva prestabilita da terra, nelle sonde Viking (come nel Mariner 9) potevano essere eseguite variazioni sui programmi della missione, aumentando così notevolmente le probabilità di riuscita anche di fronte a situazioni impreviste e consentendo il perfezionamento delle scelte iniziali nel corso delle missione stessa.
Il 20 luglio 1976 il lander del Viking 1 atterrò con successo a Chryse Planitia, nell'emisfero settentrionale (a 48° di latitudine nord e 226° di longitudine ovest), mentre l'orbiter continuava il suo moto intorno al pianeta. Il lander del Viking 1 interruppe le comunicazioni con la Terra nell'aprile del 1980, dopo quasi 4 anni di attività.
Viking 2 - 9 settembre 1975 - Arrivò a destinazione il 7 agosto 1976, e il suo lander atterrò con successo il 3 settembre 1976 a Utopia Planitia, in una località (situata a 22° di latitudine nord e 47° di longitudine ovest) distante circa 6500 km dal Viking 1. Marte veniva contemporaneamente studiato dalle due sonde orbitanti (orbiter) e dai due lander sulla superficie.
Le telecamere degli orbiter fotografarono la superficie di Marte con una risoluzione che arrivava fino a poche decine di metri, fornendo immagini a colori e stereoscopiche. Trasmisero oltre 40.000 foto del pianeta rivelando una grande varietà di crateri, pianure modellate da antichi ghiacci e invase da antiche inondazioni, altopiani e canali modellati dalle acque, probabilmente esistenti 2 o 3 miliardi di anni fa, canyon e immagini ravvicinate di immensi vulcani spenti come il monte Olympus.
Furono trasmesse anche immagini ad altissima risoluzione dei satelliti Phobos e Deimos che in alcune riprese rivelavano particolari di pochi metri di diametro. Gli orbiter hanno inoltre confermato che le calotte polari sono composte oltre che da anidride carbonica anche da ghiaccio d'acqua.
I due moduli, ubicati a 6500 km di distanza l'uno dall'altro, effettuarono molte analisi del suolo, ma non furono rivelate tracce di vita. Anche le telecamere di cui erano dotati i lander e con le quali si ottennero 4500 immagini ravvicinate della superficie non rivelarono segni di vita. L'esistenza di una forma di vita complessa era già stata scartata nelle precedenti missioni; con i Viking non sono state individuate neppure forme di vita più semplici. Il lander del Viking 2 interruppe le comunicazioni con la Terra nel novembre 1982, dopo quasi 6 anni di attività.
Phobos 1 - 7 luglio 1988 - Destinata ad atterrare sulla omonima luna di Marte, nel settembre del 1988 vennero persi i contatti.
Phobos 2 - 12 luglio 1988 - Aveva un programma simile alla precedente. Entrò in orbita intorno a Marte il 29 luglio 1989 e trasmise dati fino al 27 marzo 1990, ma quando iniziò ad avvicinarsi al satellite vennero definitivamente persi i contatti.
Mars Observer - 25 settembre 1992 - Doveva essere la prima di una serie di missioni destinate a studiare la geologia e l'atmosfera di Marte. Il lancio ebbe successo ma fu perso il contatto il 21 agosto 1993, tre giorni prima del previsto ingresso in orbita marziana.
Mars 94 - - La missione, composta di un orbiter, due lander e due piccole sonde destinate a penetrare nel suolo marziano, fallì.
Mars Gobal Surveyor - 7 novembre 1996 - Destinata ad orbitare per due anni in orbita polare allo scopo di fornire una mappa dettagliata della superficie marziana per quanto riguarda morfologia, topografia, composizione, gravità, dinamica dell'atmosfera e campo magnetico. È arrivata su Marte il 12 settembre 1997 e, a causa di alcuni malfunzionamenti, ha iniziato la fase di presa dati nell'aprile del 1999. È ancora in piena attività. La sonda è stata costruita utilizzando parte delle strumentazioni progettate per la Mars Observer, oltre a nuovi strumenti tra i quali ricordiamo: uno spettrometro infrarosso per misurare il riscaldamento e raffreddamento diurno del suolo, analizzare la sua composizione minerale, studiare l'atmosfera e le nubi di polvere; un altimetro laser per mappare la morfologia verticale del territorio con una risoluzione di 10 metri; un magnetometro per individuare la presenza di un eventuale campo magnetico, telecamere per ottenere mappature a grande campo e ad alta risoluzione dell'intero pianeta fino ad ottenere particolari di soli 2 o 3 metri. Il sistema di telecomunicazioni viene utilizzato anche per lo studio del campo gravitazionale del pianeta che permetterà di ricavare informazioni sulla crosta e sulla costituzione interna di Marte.
Mars Pathfinder - 4 dicembre 1996 - La sonda, destinata ad atterrare su Marte, è entrata nell'atmosfera del pianeta il 4 luglio 1997 direttamente dall'orbita di trasferimento ad una velocità di 7300 m/s. Per circa 3 mesi ha inviato sulla Terra un grande quantità di dati anche utilizzando il Rover Sojourner, un veicolo a sei ruote che ha percorso la superficie attorno alla stazione fino ad una distanza di alcune decine di metri.
Mars Climate Orbiter - 10 dicembre 1998 - Questa sonda, destinata ad entrare in orbita marziana il 23 settembre 1999, e la successiva fanno parte del progetto Mars Surveyor 98. Purtroppo, per un errore nel trasferimento di informazioni fra il gruppo responsabile del veicolo in Colorado e il gruppo responsabile della navigazione in California, è fallita la manovra di inserimento in orbita marziana. La sonda dopo un paio di mesi di aerobraking era destinata ad entrare in orbita definitiva per iniziare la raccolta di dati scientifici, principalmente per lo studio del clima marziano.
Mars Polar Lander - 3 gennaio 1999 - Anche il Mars Polar Lander, destinato ad atterrare sul pianeta il 3 dicembre 1999, in una regione prossima alla calotta polare nord, ha purtroppo fallito la sua missione. Durante la discesa avrebbe dovuto inviare sulla superficie di Marte due piccolissime sonde (delle dimensioni di una palla da baseball) che arrivando ad una velocità di circa 200 m/s e sprofondando nel suolo marziano per circa 2 metri avrebbero dovuto inviare poi a terra dati sul sottosuolo.
Planet-B (Nozomi) - Questa sonda, frutto di una collaborazione internazionale con a capo il Giappone, fu ribattezzata "Nozomi" (speranza in giapponese) dopo il lancio effettuato con successo. Avrebbe dovuto raggiungere il pianeta rosso nell'ottobre 1999, ma, durante l'accensione di un motore in occasione della manovra di "gravity assist" in vicinanza della Luna, una valvola si è aperta in modo irregolare ed il veicolo è finito fuori rotta. Raggiungerà comunque Marte nel gennaio del 2004.



Le missioni verso i pianeti esterni