Immagini

Da sinistra a destra dall'alto in basso:
- Horn d'Arturo e lo specchio "a tasselli" da 1,8 m.
- Ognuno dei 61 tasselli era poggiato su tre viti che ne consentivano la regolazione per far assumere allo specchio la curvatura complessiva voluta. L'immagine mostra le 183 viti presenti nel soffitto della piccola stanza sottostante ai tasselli: la messa a punto richiedeva circa 40 minuti.
- Veduta aerea del Monte Orzale con la Stazione Osservativa di Loiano. Al centro, la cupola del 60 cm; a destra, in alto, la cupola del 152 cm; sulla sinistra, la palazzina.
- La cupola del telescopio "G.D. Cassini" da 152 cm.
- Il telescopio da 152 cm.
- Vista aerea dei telescopi gemelli del Keck Observatory sul Mauna Kea, ognuno da 10 m complessivi di diametro.
- Disegno di fantasia del telescopio OWL. L'acronimo, derivato da OverWhelmingly Large Telescope (telescopio "esageratamente grande") suggerisce anche l'acuta vista notturna della civetta (owl in inglese). Questo progetto dell'European Southern Observatory, cui partecipa anche l'Italia, sfrutta l'idea dello specchio "a tasselli" di Horn, utilizzando ben 3048 tasselli per formare un gigantesco specchio da 100 m di diametro complessivi (si notino, per confronto, il furgone e i due uomini di fianco al telescopio). La realizzazione è prevista per il secondo decennio di questo secolo.
Fonti:Archivio Dipartimento di Astronomia, Università di Bologna; California Association for Research in Astronomy; European Southern Observatory