Il Cielo degli astronauti

Il primo fu Yuri Gagarin, il 12 aprile 1961.
Dopo di lui sono andati nello spazio più di cinquecento esseri umani di entrambi i sessi, tutti animati dal sogno di aprire all’umanità le porte di una nuova frontiera. Persone coraggiose e determinate, ben consapevoli di svolgere un lavoro in cui il pericolo è sempre in agguato, come dimostrano i tragici incidenti che hanno funestato la corsa allo spazio.
Gli astronauti godono del raro privilegio di potersi riempire gli occhi di una visione unica: la Terra vista da "fuori". Per chi ha soggiornato qualche tempo in orbita terrestre, ammirare il nostro pianeta così apparentemente pacifico e incontaminato, senza confini nè tensioni visibili tra i popoli, porta l’osservatore – indipendentemente dalla propria nazione di appartenenza – a una nuova e più serena percezione della condizione umana e dei problemi che la affliggono.
I pochi fortunati che sono giunti un po’ più lontano, fino alla Luna, hanno potuto fruire di un "cielo" ancora più inusuale, nonostante la sensazione di solitudine e di distacco provocata dalla distanza – seppure così ridotta su scala cosmica – che separa il nostro pianeta dal suo satellite naturale.
Una visione che fa riflettere e porta inevitabilmente a interrogarsi sull’universo e il trascendente.
Molti astronauti sono tornati dallo spazio cambiati nella loro più intima essenza, più inclini a vivere il mondo con maggiore spiritualità.
Qualcuno di loro afferma addirittura di aver trovato nello spazio la Divinità, qualunque sia il significato che ognuno di noi voglia dare a questo termine.
Konstantin Tsiolkovsky, uno dei padri dell’astronautica, sosteneva che la Terra è la culla dell’umanità, ma che l’uomo non può vivere per sempre in una culla.
Da qualche decennio ci stiamo affacciando fuori da quella culla: oggi il cielo non è più un limite, e ci sono molti altri cieli che aspettano di essere esplorati.
Con tutto ciò che questo implica per l’evoluzione futura dell’umanità.

Le immagini

1. In questa copertina della rivista americana Newsweek i tre astronauti periti nell’incendio dell’Apollo AS-204 (Apollo 1) il 27 gennaio 1967, sulla rampa 34-A di Cape Kennedy.
2. In questa fotografia ripresa a bordo della Stazione Spaziale Internazionale il 31 ottobre 2007 appaiono ben dieci astronauti, sette uomini e tre donne di tre diverse nazionalità (USA, Russia, Italia). L’italiano Paolo Nespoli è a destra nella fila centrale.
3. Eileen Collins, colonnello USAF e astronauta NASA, prima donna a comandare una missione dello Space Shuttle (STS-93 Columbia, 23-27 luglio 1999).
4. L’astronauta della NASA Randy Bresnik al lavoro all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale il 21 novembre 2009.
5. 20 luglio 1969, missione Apollo 11. L’astronauta Buzz Aldrin fotografato dal collega Neil Armstrong nei pressi del Modulo Lunare Eagle