Prestito interbibliotecario e document delivery:
l'esperienza delle biblioteche scientifico-tecniche dell'Università di Bologna.

Marina Zuccoli (Dipartimento di Astronomia), Alessandra Citti (Biblioteca Centrale della Facoltà di Chimica Industriale), Maria Pia Torricelli (Biblioteca Centrale della Facoltà di Ingegneria), Rosella Biavati (Dipartimento di Matematica)

Intervento presentato al III Seminario sul Sistema Informativo Nazionale per la Matematica. Lecce, 29-30 settembre e 1 ottobre 1997.

keywords: document delivery; interlibrary loan; scientific libraries

Le biblioteche scientifico-tecniche dell'Ateneo bolognese, articolate in quattro settori disciplinari (matematico-fisico, chimico, ingegneristico e delle scienze della terra), sono di dimensioni medie o piccole, ad esclusione delle due maggiori, la biblioteca del Dipartimento di Matematica e quella della Facoltà di Ingegneria. Le dimensioni ridotte, tipiche soprattutto delle biblioteche dipartimentali che rispecchiano il relativo Corso di Laurea, sono proprie di un ambito disciplinare che privilegia la letteratura periodica e quella grigia, nonché gli atti congressuali, rispetto alle tradizionali monografie.
Fattori non trascurabili nel determinare la fisionomia di tali biblioteche sono inoltre:

L'utenza delle biblioteche scientifico-tecniche può essere ripartita in tre grandi categorie: studenti, ricercatori, privati. Gli studenti manifestano in genere esigenze abbastanza simili a quelle dei loro colleghi d'ambito umanistico e sociale, rivolgendosi fondamentalmente a testi e manuali, salvo poi, quando entrano in tesi, avvicinarsi ai modi di lettura dei ricercatori, sopra descritti, cercando articoli su rivista ed atti congressuali, prevalentemente in lingua inglese.
Una categoria alquanto variegata è infine quella dei privati, che comprende professionisti, incaricati di ditte, insegnanti e semplici appassionati; si tratta di un'utenza esterna e non accademica, che però può trovare solo in biblioteche specialistiche i materiali di suo interesse, presentando pertanto istanze che, sia pure con priorità più bassa, vanno accolte dalla biblioteca.

In uno scenario come quello che si è delineato, il prestito interbibliotecario appare come una soluzione economica e rapida per procurare agli utenti i documenti che la biblioteca non è in condizione di acquisire attraverso i canali commerciali; si sottolinea infatti che il prestito interbibliotecario non può non essere considerato una fattispecie delle acquisizioni (1) e, come tale, conteggiato e valutato nel novero delle operazioni che la biblioteca compie per accrescere il proprio patrimonio e soddisfare gli utenti. Questo rimane vero ancorché dal prestito interbibliotecario non risulti di norma letteralmente aumentato il posseduto, poiché non si suole né fotocopiare i volumi ricevuti, nell'ovvio rispetto della normativa sul copyright, né trattenere per la biblioteca una copia aggiuntiva degli articoli ricevuti in fotocopia.
La fattispecie di prestito interbibliotecario più praticata è in realtà quella del document delivery (2), tanto in entrata quanto in uscita, proprio per la priorità che la comunità scientifica riconosce agli articoli; questa peculiarità pare destinare le biblioteche scientifico-tecniche ad una gestione decentrata della fornitura di documenti, poiché appare scarsamente praticabile l'ipotesi - utile quando si tratti di inviare libri - di usufruire di un centro unico di smistamento delle fotocopie, per biblioteche che sono sovente dislocate in varie sedi della città.

Nel presente lavoro si espone un'analisi applicata a quattro biblioteche dell'area scientifico-tecnica, diverse non solo per specializzazione disciplinare, ma anche per dimensioni e tipologia, che sono però accomunate dall'obiettivo di praticare il document delivery in modo efficace, rapido ed economico. Si è quindi cercato di ricondurre la tematica del prestito interbibliotecario ad una griglia descrittiva in cui figurano i modi, i tempi, i costi, per offrire una panoramica del flusso di documenti che entrano ed escono dalle nostre biblioteche.

BIBLIOTECHE (1996)

TIPOLOGIA DOC. IN ENTRATA DOC. IN USCITA
  Astronomia dipartimentale 163 174
  Chimica Industriale di Facoltà 1423 250
  Ingegneria di Facoltà 240 210
  Matematica dipartimentale 42 255

Ad oggi l'Università di Bologna non ha varato un regolamento unico per il prestito interbibliotecario, che sarebbe estremamente auspicabile per sottrarre questo servizio alla volontaristica prestazione dei bibliotecari, né è stato possibile realizzare un ufficio centralizzato per la confezione, l'affrancatura e lo smistamento dei pacchi. Un ulteriore elemento di riflessione è stato introdotto dalla recente abolizione della franchigia postale tra enti pubblici.
L'Ateneo ha avviato un progetto, denominato CASA (a Cooperative Archives of Serials and Articles), finanziato in sede europea, che tende, tra gli altri suoi obiettivi, all'integrazione del catalogo nazionale dei periodici realizzato dal CNR (ACNP) con il registro internazionale ISSN e con altri cataloghi nazionali. CASA, al quale, oltre all'ICCU ed all'ISSN International Centre, aderiscono partner europei quali il catalogo collettivo dei periodici delle biblioteche scozzesi SALSER (rappresentato dall'Università di Edinburgo) ed i resposabili ISSN per Grecia e Norvegia, favorisce così la corretta descrizione ed individuazione delle testate e delle biblioteche che le possiedono. L'integrazione poi di tali archivi con archivi di spogli, primo fra tutti Current Contents dell'ISI, consentirà di spingere la ricerca a livello dei singoli articoli.
La costituzione di un servizio analogo alle Pagine Gialle telefoniche consentirà di avere informazioni sugli editori (indirizzo, eventualmente home page, servizi offerti, condizioni di abbonamento...), e su altri fornitori di servizi per i periodici, fra cui ovviamente il document delivery, ciascuno dei quali verrà collegato, mediante link, alla testata di cui offre uno o più servizi. In questo modo l'utente, una volta individuato l'articolo che gli interessa, potrà controllare a che condizioni viene offerto il servizio di document delivery, selezionare il fornitore che offre le condizioni che lo soddisfano maggiormente e inoltrare eventualmente la richiesta. Le concrete modalità di costituzione delle Pagine Gialle sono ancora allo studio, anche se è già stato consegnato alla commissione europea uno studio di fattibilità. E' comunque significativo il fatto che il questionario, inviato a tutti gli editori italiani e ad un campione di editore stranieri, per rilevare l'interessse degli editori stessi per questa iniziativa, abbia dato esito positivo.

Bibliografia
Maria Cecilia Cuturi. Circolazione dei documenti. In: Informazione e documentazione. A cura di V.Alberani. Roma: AIB, 1991, p.80-85; Annamaria Tammaro. L'alternativa si chiama document delivery. "Biblioteche oggi", 11 (1993), n.10, p.34-39; Valentina Comba. Il servizio di document delivery e le biblioteche. "Bollettino AIB", 34 (1994), n.2, p.201-206; Carlotta Alpigiano, Alba Grilli. Dal prestito interbibliotecario alla fornitura dei documenti: l'esperienza dell'Istituto Universitario Europeo. "Bollettino AIB", 34 (1994), n.2, p.163-185; Lucio Lubiana. La ricerca e la fornitura di documenti in una biblioteca scientifica specializzata: la Biblioteca della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (SISSA) di Trieste. "L'indicizzazione", 9 (1994), n.2, p.109-124; Prestito interbibliotecario: modalità di trasmissione dei documenti e recupero spese; il servizio di prestito nel nuovo regolamento delle biblioteche statali. "SBN Notizie", n.1/2 (1995)j, p.27-29; International Federation of Library Associations and Institutions. Office for international lending. Le linee guida dell'IFLA per la trasmissione delle richieste di prestito interbibliotecario via fax. (a cura del Gruppo di lavoro sul servizio di prestito interbibliotecario). "SBN Notizie", n.3 (1995), p. 18-25, Jane Smith, Thomas Delaney. Marcel: a MIME prototype study in electronic information delivery. "Interlending & Document Supply", 24 (1996), n.1, p.24-27; Ivan Cecchini. Limiti alla fotocopia in biblioteca: il quadro legislativo, gli usi leciti e illeciti. "Giornale della libreria", 109 (1996), n.12, p.16-19; Paolo Bellini. Prestito interbibliotecario e document delivery all'Università di Trento: evoluzione di un servizio. "Bollettino AIB", 36 (1996), n.1, p.33-44; Riccardo Ridi. Fornitura elettronica di documenti? Sì, grazie. "Biblioteche oggi", 14 (1996), n.2, p.16-17; Annamaria Tammaro. Come cambia il prestito interbibliotecario. "Biblioteche oggi", 15 (1997), n.5, p.70-74. Si veda inoltre il sito IFLA relativo al prestito interbibliotecario.

Appendice



App.1 La biblioteca del Dipartimento di Astronomia.

La biblioteca del Dipartimento di Astronomia, fondata agli inizi del XVIII secolo, ripartisce il proprio patrimonio di monografie in 2000 libri antichi e circa 6000 volumi moderni. A questi si aggiungono circa 900 testate, risalenti talvolta al primo Settecento, di cui 100 in corso, oltre ad un centinaio di serie di preprint correnti ed altra LG.
La biblioteca pratica il prestito interbibliotecario, sia per quanto attiene i libri che le fotocopie di articoli, tanto in entrata quanto in uscita.

Documenti in entrata

Documenti in uscita

M.Z.


App.2 La biblioteca Centrale della Facolta di Chimica Industriale

La biblioteca Centrale della Facoltà di Chimica Industriale, fondata nel 1932, parallelamente alla Facoltà, ha un patrimonio di circa 7000 volumi e 367 riviste, di cui 87 in corso. Quando negli anni Ottanta sono stati istituiti i Dipartimenti, la biblioteca di Facoltà ha concordato di mantenere gli abbonamenti di interesse generale per tutti i chimici industriali ed i testi per la didattica, mentre riviste più specifiche e testi specialistici venivano acquistati dai singoli Dipartimenti. L'aumento dei costi delle riviste e il diminuire del potere di acquisto della lira per una biblioteca che possiede per il 90% libri in lingua straniera, hanno imposto una riduzione drastica delle acquisizioni, che è stata controbilanciata, all'inizio degli anni Novanta, dall'introduzione del servizio di prestito interbibliotecario. Tale servizio ha guadagnato sempre maggiore importanza per l'acquisizione delle informazioni, al punto tale che ora il numero di articoli/libri richiesti in prestito/fotocopia è circa 20 volte il numero dei volumi acquistati.

Documenti in entrata

Documenti in uscita

A.C.


App.3 La biblioteca centralizzata della Facoltà di Ingegneria.

La biblioteca, fondata nel 1877, nell'ambito della nascente Scuola d'Applicazione per gli Ingegneri di Bologna. vanta attualmente un patrimonio complessivo stimato intorno ai 20.000 volumi, tra i quali un considerevole fondo di monografie antiche e di pregio (circa un migliaio di volumi), 955 periodici cessati (l'8% dei quali edito e posseduto nel XIX secolo) e 432 in corso.
Tra i periodici in corso è da segnalare la collezione full text in cd rom IEL-IEEE/IEE Electronic Library delle pubblicazioni curate dall'Institute of Electrical & Electronics Engineers e dall' Institution of Electrical Engineers, nonché un'ampia raccolta, cartacea e in cd rom, della normativa tecnica nazionale ed internazionale.
La biblioteca assolve al prestito interbibliotecario solo per quanto riguarda la fornitura ed il reperimento di documenti (articoli o parti limitate di monografie) in fotocopia ed accetta come partner solo ed esclusivamente biblioteche di enti pubblici. Attualmente non è praticato il prestito interbibliotecario delle monografie, eccezion fatta per le richieste inoltrate alla BLDSC, ma le frequentissime domande e la favorevole inclinazione del rinnovato Sistema Bibliotecario dell'Università di Bologna rendono sempre più pressante la necessità di attivare il servizio.
Il document delivery è curato da una unità di personale normalmente addetta alla distribuzione, che si avvale della collaborazione di personale precario, studenti part time o obiettori di coscienza.

Documenti in entrata

Documenti in uscita

M.P.T.


App.4 La biblioteca del Dipartimento di Matematica.

La biblioteca possiede circa 35.000 monografie, 25.000 estratti ed opuscoli, 1353 periodici, di cui 728 in corso (328 dei quali in scambio, prevalentemente con il Bollettino dell' Unione Matematica Italiana , la cui sede nazionale è situata presso il Dipartimento). La biblioteca conserva anche una preziosa sezione storica, ricca di circa 3500 volumi, ed una ventina di serie di preprint.
Lo scambio di documenti riguarda principalmente gli articoli. La biblioteca non attua, se non eccezionalmente, il prestito di monografie, in quanto, oltre a presentare effettive carenze di personale, risponde ad organi direttivi sostanzialmente contrari a privare la struttura, anche per un breve periodo, di strumenti di ricerca. La biblioteca richiede talvolta monografie, principalmente alla Biblioteca della Scuola Normale Superiore di Pisa, assai fornita ed efficiente.

Documenti in entrata

Documenti in uscita:

R.B.


  (1) Cfr. Maurice B. Line: "obtaining items from elsewhere is a form of acquisition, perhaps temporary, like the loan of a book, but acquisition none the less". (M.B. Line Interlending and document supply in a changing world. In: Interlending and document supply : Proceedings of the first international conference held in London, November 1988. A cura di Graham P. Cornish e Alison Gallico. United Kingdom, IFLA Office for International lending, 1989, p.1; Lars-Erik Sanner Document delivery: the users's view point - academic needs. In: Interlending and document supply (cit.), p.96.
  (2) In questo caso ovviamente il termine prestito interbibliotecario è improprio: si tratta, piuttosto, di prestiti da non restituire, ossia di riproduzioni, come osserva Bernard Naylor in Fundamentals of the interlibrary loans systems. In: Interlibrary lending: practice, politics and prospects : Proceedings of a seminar of the library and information research group, November 1983. A cura di Geoffrey Ford. London, Rossendale, c1984, p.9 e ss.