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L’aberrazione annua della luce
Claudio
Elidoro
| L’analisi del fenomeno dell’aberrazione della luce
  può essere una ghiotta occasione per fare qualche ‘piccolo conto’ astronomico con il semplice aiuto di una
  calcolatrice. Un primo calcolo che possiamo fare prende direttamente le mosse dal
  valore dell’aberrazione della luce trovato da Bradley.
  Partendo dal valore di 20,50 secondi d’arco possiamo ottenere facilmente
  quanto vale il rapporto tra la velocità con la quale la Terra si muove
  intorno al Sole e la velocità della luce. Per fare questo è sufficiente
  calcolare il valore della tangente di un angolo con ampiezza di 20,50
  secondi. Una qualunque calcolatrice scientifica ci permette
  di ottenere che:   v / c = 0,000099387. Da questo risultato possiamo ricavare v semplicemente assumendo per c il valore di 299800 km/s. La nostra fidata calcolatrice ci suggerisce che  v = 29,79 km/s. Spulciando nei libri di astronomia possiamo verificare
  che il valore ottenuto è quello giusto. E questo ci spinge a continuare i
  nostri calcoli. Ammettiamo per comodità di calcolo che l’orbita (C) percorsa dalla Terra sia circolare. Poiché
  sappiamo che quest’orbita viene percorsa in 365
  giorni (cioè 31.536.000 secondi) possiamo ricavare la sua lunghezza. Avremo
  dunque: C = v x t = 29,79 x 31536000 =  A questo punto siamo anche in grado di calcolare il
  raggio di questa orbita, vale a dire la distanza Terra-Sole (detta anche Unità
  Astronomica): R = C /
  2p =  Dato che anche questo valore si dimostra in ottimo
  accordo con quanto riportano i testi astronomici, possiamo anche lasciare che
  la smania da calcoli ci prenda la mano e puntiamo decisi in alto. Obiettivo: calcolare
  la massa del Sole. Il modello che consideriamo è ancora quello della
  Terra in orbita circolare intorno al Sole. In tale situazione l’attrazione
  gravitazionale è controbilanciata dalla forza centrifuga. In formule: 
 Il termine a sinistra del segno uguale nella (1) è
  l’espressione dell’attrazione gravitazionale descritta dalla Legge di
  gravitazione universale. G è la costante di gravitazione universale ed R la distanza tra le due masse (Sole e Terra).
  Nel termine di destra (interpretabile come F = m x a ) compare l’espressione dell’accelerazione nel
  moto circolare uniforme. Riscriviamo la  (1) 
  eliminando in entrambi i membri MTerra ed esprimendo la forza centrifuga in termini di
  periodo (T) anziché
  di velocità angolare (w) tenendo conto che 
  w = 2p / T. Otteniamo così: 
 Da cui: 
 Ricorriamo ancora alla calcolatrice, facendo però
  molta attenzione alle unità di misura. Per agevolare il compito dei più pigri (e per dare
  modo ai più volonterosi di verificare le proprie
  scelte) riportiamo per esteso le grandezze da impiegare nel calcolo,
  sottolineando che si è fatto ricorso ad unità di misura cgs: R @ 1,49 x  Lasciamo il compito del calcolo al lettore e ci
  permettiamo unicamente di suggerire il risultato finale apparso sul display
  della nostra calcolatrice:       MSole = 1,96 x  Il fidato testo di astronomia già consultato in
  precedenza confermerà ancora una volta la bontà della nostra approssimazione. A questo punto, però, è bene fermarsi e lasciar
  riposare la fidata calcolatrice. 
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