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In Italia
Aprile. Esce il primo numero di Linus
LinusQuando, nella primavera del 1965, uscì in libreria (in edicola qualche mese dopo) il primo numero di
Linus diretta da Giovanni Gandini, sarebbe stato azzardato prevederne il successo. Era una rivista a fumetti, ma non un giornalino. Si rivolgeva non ad un pubblico di ragazzi, ma soprattutto ad uno adulto - da individuare. Erano
cartoons inconsueti quelli che
Linus presentava al lettore: Peanuts e Wizard of Id, B.C. e Li'l Abner, oltre a riproposte di veri e propri cult quali Krazy Kat, Popeye, Dick Tracy.
I lettori di fumetti italiani, abituati alle strisce di Tex o al massimo alla nuova proposta di Diabolik, ne avevano a sufficienza per restare interdetti. E per acquistarlo si dovevano sborsare 300 lire, il costo di un libro!
Il primo numero si apriva con un dibattito sul fumetto tra Elio Vittorini, Umberto Eco e Oreste Del Buono. Con questa sorta di tavola rotonda il fumetto in Italia passava dall'infanzia all'età adulta e fu sancita la dignità letteraria dei fumetti. Ben presto accanto alle strisce satiriche debuttò il grande fumetto d'avventura: da Valentina a Dick Tracy, da Corto Maltese a Jeff Hawke. E la rivista seppe coccolare anche i migliori talenti del disegno satirico italiano: Pirella, Staino, Pericoli, Chiappori, Altan.
La rivista ebbe successo che aumentò con la direzione di Oreste del Buono, dal 1972 al 1982. In quegli anni nella rivista impegno politico e sociale si confrontarono con l'evasione e il sorriso.