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Nel mondo

21 aprile. Nuova capitale per il Brasile

Oscar Niemeyer (1907)
Nel 1956 viene nominato sovrintendente tecnico di Novacap, l'ente predisposto ai fini dello studio della realizzazione dei piani di costruzione della nuova capitale del Brasile.  L'anno successivo, inizia la progettazione dei principali edifici della città di Brasilia, quali il Congresso Nazionale, il Palazzo del Planalto, la Corte Suprema Federale, il Palazzo Arcos, la Cattedrale e il Museo Juscelino Kubitschek, edifici divenuti pietre miliari del simbolismo moderno. L'inaugurazione ufficiale della nuova città di Brasilia avviene nel 1960, tuttavia Niemeyer continua a lavorare alla sua costruzione fino al 1964, quando la sua appartenenza politica al Partito Comunista lo costringe ad emigrare in Francia. Alla fine degli anni Sessanta, con la fine della dittatura in Brasile, riprende a lavorare in Brasile, insegnando all'Università di Rio de Janeiro e lavorando privatamente. Intanto la città di Brasilia si arricchisce del Pantheon della Libertà e della Democrazia, inaugurato nel 1986 e dedicato alla memoria di Tancredo Neves democraticamente eletto nel 1985 presidente della Repubblica brasiliana, quando in Brasile la dittatura militare cede il potere alla democrazia.
Brasilia è una città costruita per essere grandiosa. Situata su di un altopiano (1152 m) ove si estendeva una vasta  foresta tropicale vista dall'alto appare come un enorme aereoplano.  Sulle ali dell'aereo sono situati i quartieri residenziali della città.  Impossibile percorrere a piedi la grande capitale che per la sua  maestosa unicità è stata dichiarata dall'Unesco, nel 1987, Patrimonio Culturale dell'Umanità.