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Nel mondo

6 marzo. Voto alle donne a Ginevra

Voto femminile
Fa effetto scoprire che nella magnifica, avanzata, ricca e multiculturale  Ginevra, le donne abbiano avuto la possibilità di votare solo nel 1960, quando quasi tutta la componente femminile dell' Europa votava dalla fine del II conflitto mondiale, la Finlandia, prima in Europa, dal 1908 e la nuova Zelanda, prima nel mondo, dal 1893.  Le donne svizzere si erano mosse adeguatamente creando la prima associazione femminista , addirittura nel 1868, per ottenere i diritti civili e il diritto di frequentare l'Università.Già nel 1874 erano state avanzate le prime proposte per inserire nella Costituzione il suffragio femminile e nel 1929 una petizione aveva raccolto 250 000 firma ma era stata completamente ignorata. Finalmente, nel 1958 le camere del parlamento federale si espressero per  l'inserimento del suffragio universale nella Costituzione, ma ma, come previsto dalla Costituzione stessa, la varaiazione doveva essere sottoposta ad approvazione referendaria. Al referendum del 1959 due terzi  dell'elettorato (solo maschile) si espresse in modo contrario. Tuttavia la grande autonomia di cui godono i cantoni svizzeri consentì  l'accesso femminile al voto e, di conseguenza alla politica, all'interno di ciascun cantone. Fu un minuscolo comune del canton Vallese a permettere , per primo, nel 1957, alle donne di votare. Molti cantoni seguirono l'esempio e le donne cominciarono a votare e  ad occupare, anche, posizioni di rilievo nei governi e parlamenti locali. Nel 1968 Ginevra ebbe il primo sindaco donna che però non poteva ancora esercitare il diritto di voto nelle elezioni federali. Il 7 febbraio 1971 gli uomini svizzeri concessero, con una maggioranza di 2/3, il diritto di voto alle donne per le elezioni federali.