Ex libris stellarum 2. Gli strumenti


Dapprima la torre, da Babele a Manhattan, ha simboleggiato lo sforzo dell'uomo di raggiungere il cielo, poi la forma allungata dei telescopi, ed infine quella dei missili hanno prolungato lo slancio nello spazio. Questi, ed altri strumenti ancora, quali astrolabi e sfere armillari, hanno prepotentemente ispirato la grafica exlibristica.

2.1
Ettore Antonini (Italia), acquaforte e acquatinta per L To' Almanach.


Questo ex libris vinse nel 1996 il primo premio al concorso exlibristico bandito dall'almanacco cuneese L To' Almanach, ispirato allo scorrere del tempo ed alla sua misurazione.

2.2
Pam Rueter (Olanda), xilografia per L.L.M. Bierens De Haan, 1957.

Si noti, in questo come nell'ex libris successivo, che l'artista ha nascosto l'iniziale del suo cognome nel decoro floreale che attornia l'orologio solare.

2.3
Pam Rueter (Olanda), xilografia per Freddy De Bruijn-Van Beek, 1980.

Il motto, in olandese, significa conto solo le ore con il sole: e' un tipico motto che si ritrova sugli orologi solari e sulle


2.4
Remo Wolf (Italia), xilografia per Giulio Dolzani, 1992.


Il telescopio che punta la stella cometa, in un panorama montano, accanto ad un paio di sci, definiscono probabilmente le passioni del committente.

2.5
Zofia Fijalkowska (Polonia), xilografia per Tadeusz Przypkowski, 1940 circa.


Tadeusz Przypkowski è uno gnomonista polacco, costruttore di diverse meridiane ed orologi solari in Polonia ed anche all'Osservatorio di Greenwich. Alla sua attività alludono le meridiane in primo piano e la cupola di Osservatorio sullo sfondo.

2.6
K.W. (Olanda), disegno per Piet O. de Jager, 1930 circa.


Il disegno, architettonicamente riquadrato, presenta una forte struttura simmetrica: al centro, in alto, il Sole, tra Luna e Saturno, con i suoi raggi delimita un angolo retto. Al suo interno, un sapiente addita un telescopio ed un eptacordo, alludendo all'armonia cosmica.



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