Questa lapide venne redatta a Loiano in una notte buia a tempestosa (una delle tante) da Giampalo Vettolani e Bruno Marano, ottimisticamente in attesa di uno squarcio tra le nubi per potere iniziare le loro osservazioni. Dai medesimi venne poi affissa sulla porta della camera oscura del telescopio da 152cm, a perenne ricordo della mia (allora entusiastica) realizzazione di un efficiente laboratorio fotografico.