4. Impostazione della temperatura di lavoro
Come suggerito dalla tabella successiva, in base alla temperatura ambiente si imposta la temperatura di lavoro e la potenza da fornire al dispositivo di raffreddamento. Nella textbox a destra del bottone “set t”, in “camera control“, impostare il valore di temperatura di esercizio del sensore. Con il bottone “set t” si attiva o disattiva il controllo della temperatura.
Successivamente impostare il valore di potenza nella textbox a destra del bottone “cooler”.
Premere il bottone “cooler” per attivare i Peltier. Disabilitando il tasto “cooler” viene interrotto l’assorbimento di corrente generando una repentina risalita della temperatura. Il sistema si porta a regime in 20min circa mantenendo il valore di temperatura impostato con oscillazioni di circa 1 grado. E’ consigliabile controllare spesso lo stato di raffreddamento del sistema in modo da accorgersi per tempo di eventuali crash.
Nel caso in cui la temperatura si abbassi al di sotto dei -25 ºC disattivare il tasto “cooler”, attendere che risalga fino a -15 ºC circa e riattivarlo successivamente.
Temperatura Ambiente |
Temperatura CCD
|
Potenza |
≤ 0 ºC |
-20 ºC |
15 % |
> 0 ºC, ≤ 15 ºC |
-20 ºC |
20 % |
> 15 ºC |
-15 ºC |
20 % |
≥ 25 ºC |
-10 ºC |
25 %, 30 % |
Più in generale se il sistema non riesce a stabilizzarsi sul valore di temperatura impostato, portare la potenza di raffreddamento a valori più bassi. Tanto più la temperatura esterna è bassa e tanto meno potenza richiede la camera per portarsi a regime senza oscillazioni. E’ preferibile utilizzare bassi valori di potenza (intorno al 20-25%) attendendo per la stabilizzazione qualche minuto in più anzichè fornire alti valori di potenza (30-35%) che possono portare a grandi oscillazioni di temperatura. Valori inferiori a -25 gradi portano alla formazione di cristalli di ghiaccio sul chip. Raggiunta la temperatura di lavoro è possibile iniziare la sessione osservativa, si consiglia di non modificarla durante la notte.