Il Cratere Tsiolkovsky sulla faccia nascosta della Luna fotografato nel corso della missione Apollo 15.
Cortesia NASA.

Fisica e superficie della Luna

La densità lunare media, di 3.3 g/cm3, confrontata con la media terrestre di 5.5 g/cm3 fa pensare alla mancanza di un nucleo pesante (cioè molto denso) o almeno all'esistenza di un nucleo di piccole dimensioni, forse inferiore a 300 km di raggio.

Le più evidenti caratteristiche esteriori della Luna sono i crateri e le zone scure, apparentemente pianeggianti, dette mari che devono questo nome a Galileo e che, come è noto, non contengono acqua. I mari sono circondati da zone (dette continenti) di colore più chiaro, che mostrano montagne, intere catene montuose, valli, canyon e sono punteggiati da crateri delle più varie dimensioni.

I crateri sono caratterizzati da forma circolare e da un'alta parete che racchiude un'arena, pianeggiante nei crateri detti semplici e con un picco centrale più basso della parete nei crateri complessi.

Il diametro dei crateri va da circa 10 km a circa 100 km. I crateri di diametro superiore a 200 km sono chiamati bacini. I crateri sono presenti anche nei mari ma in genere sono il risultato di impatti successivi alla formazione del mare. La loro distribuzione non è molto diversa da quella presente nei continenti, come si vede bene nell'immagine successiva.

La faccia nascosta della Luna appare abbastanza diversa dalla faccia visibile: la frequenza e il numero dei crateri è maggiore, i mari sono di numero inferiore e più piccoli e appaiono più chiari e meno definiti.

Il Polo Sud della Luna.