Immagine ottenuta con la MOC (Mars Orbiter Camera) del MGS (Mars Global Surveyor), il 3 Luglio del 1999, relativa alla parete sud di un cratere marziano di impatto situato a 54.8° S, 342.5° O; copre un'area di 1,3×2 km. L'immagine terrestre invece riguarda il pendio del vulcano St. Helens nello stato di Washington USA. Immagine ingrandita.
Cortesia: NASA/JPL/MSSS.

La presenza di acqua su Marte - Evidenza prodotte dalla missione Mars Global Surveyor

Si possono osservare effetti della presenza dell'acqua su Marte?

L'acqua è l'agente principale atmosferico e di erosione sulla Terra.

Marte è invece molto più asciutto e freddo e su di esso l'acqua non può esistere molto a lungo sulla superficie, perché immediatamente comincerà a bollire, volatilizzarsi e congelare. Tuttavia, le nuove immagini di Marte, ottenute con la Mars Orbiter Camera (MOC) del Mars Global Surveyor (MGS), hanno fornito un'indicazione sorprendente di come l'acqua può avere svolto un ruolo decisivo nella comprensione delle strutture trovate sui pendii di vari crateri, burroni e depressioni del pianeta rosso.

Le immagini in alto mostrano le caratteristiche principali di un burrone marziano scavato dall'acqua. La figura a sinistra è un esempio da Marte, la figura a destra rappresenta l'analogo terrestre. Nell'immagine a destra, l'acqua della pioggia fluisce sotto il terreno e si infiltra lungo la base d'uno strato vulcanico recente, dovuto alla cenere ha generato il burrone. Nell'immagine a sinistra, l'acqua in realtà non si vede ma se ne è arguita l'azione in base alla somiglianza dei suoi effetti geologici con quelli terrestri.

Le strutture superficiali del deflusso dell'acqua vengono suddivise, sia su Marte che sulla Terra, in tre categorie: bacini di raccolta, canali, e bacini di reflusso. L'acqua filtra fra gli strati della roccia sulla parete d'una scogliera, del cratere, o di una depressione. Il bacino di raccolta si forma sopra il luogo di infiltramento, mentre l'acqua esce dalla terra ed inzuppa il materiale da cui sta filtrando. L'erosione del terreno materiale produce un infiltramento sopra questa zona per poi sprofondare e fare scorrere l'acqua in discesa, generando il bacino di raccolta. Il punto in cui la parte superiore della scanalatura viene a contatto della parte inferiore del bacino è, in molti casi, il luogo in cui l'infiltramento sta accadendo. Le strutture di deflusso sono costituite da depositi di ghiaccio e di residui che sono stati spostati in giù verso il pendio attraverso la scanalatura.

Non è possibile verificare se dell'acqua, probabilmente sotto forma di ghiaccio, persiste in questi depositi sulla superficie di Marte. Il fatto che i depositi non vanno molto lontano dalla base dei crateri e delle depressioni indica che esiste un limite alla deposizione dell'acqua in forma liquida. La maggior parte dell'acqua, prima ancora che raggiunga la parte inferiore del pendio, probabilmente si è volatilizzata o congelata.