Ipparco di Nicea.

Cenni storici

Il suo nome deriva da quello del dio della guerra, Ares dovuto, probabilmente, questo nome è dovuto al colore rossastro della sua superficie, mentre il nome Mars era associato a quello del dio dell'agricoltura.

Marte a differenza di Mercurio e Venere, può essere osservato in piena notte in quanto pianeta esterno. Per gli antichi era il quinto pianeta degli astri mobili in ordine di distanza dalla Terra.
Il suo moto apparve agli antichi come uno dei più irregolari poichè ritarda ed avanza non solo rispetto agli altri pianeti ma anche rispetto alla eclittica. Tali irregolarità indussero Tolomeo ad introdurre nel sistema di Ipparco dei correttivi.

Nel sistema tolemaico i centri deferenti non venivano più a coincidere con il centro della Terra ma erano posti in posizione eccentrica. In questo modo si rinunciava anche all'uniformità del moto deferente, dato che il centro dell'epiciclo avanza con velocità angolare uniforme rispetto a un punto, l'equante, diverso dal centro del deferente.

Nel sistema copernicano esso invece diventò il quarto pianeta dal Sole ad una distanza maggiore di quella terrestre, ciò spiega come lo si possa osservare in opposizione al Sole. Tuttavia anche nel sistema copernicano la ricostruzione "teorica" del moto di Marte restava insoddisfacente. Fu così che Tycho Brahe, l'astronomo danese del cinquecento intraprese, per oltre trent'anni, estese osservazioni del moto del pianeta. Questi dati vennero riconsiderati da Keplero che riconobbe nelle orbite la natura di ellissi con il Sole in uno dei due fuochi.

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