Mosaico dei satelliti maggiori di Urano. Da sinistra verso destra: Miranda, Ariel, Umbriel, Titania e Oberon.
Dimensioni in scala.

I cinque satelliti maggiori di Urano, approfondimento

Oberon è stato fotografato da circa 660000 km e si possono apprezzare dettagli della sua superficie sino ad una risoluzione di 12 km. È abbastanza simile ad Umbriel anche se risulta del 35 % più grande. Su di esso si osserva una superficie piana e scura con diversi crateri circondati da zone più chiare. Le regioni più chiare presentano questo aspetto in quanto, probabilmente, sono ricoperte di ghiaccio mentre quelle più scure dalle polveri disposte intorno ai crateri, in seguito all'impatto con dei meteoriti. Alcuni crateri hanno dei "raggi" simili a quelli osservati su Callisto, uno dei satelliti galileiani di Giove. Si individua un grande cratere al centro dell'immagine ed, al suo bordo, una montagna alta almeno 6 km; un rilievo enorme se paragonato al raggio del satellite si ricordi che il monte Everest è solo 1.4 millesimi del raggio terrestre, mentre questo cratere è 7.8 millesimi del raggio di Oberon.

Ariel è piuttosto simile a Titania. Tra tutti i satelliti di Urano, è quello che è stato osservato alla minima distanza di 130000 km. Si possono quindi osservare dettagli con una risoluzione di 2.4 km che mostrano crateri, valli e solchi. I crateri sono da impatto mentre le valli, lunghe centinaia di km, si intersecano e si sovrappongono tra di loro e sul fondo sorgono solchi sinuosi dovuti ad una intensa attività interna. Probabilmente, molto tempo addietro, l'interno di Ariel era caldo; non è quindi improbabile che la valli siano delle fratture prodottesi sulla sua superficie in seguito a un processo di raffreddamento.

Umbriel ha una superficie più scura e meno frastagliata degli altri satelliti. Il Voyager 2 arrivò sino alla distanza di 1.04 milioni di km per cui si notano i dettagli della sua superficie con una risoluzione di 19 km. La caratteristica principale è una macchia ad anello, situata vicino all'equatore, con un diametro di circa 1/10 del raggio del satellite.

Titania è stato osservato dapprima da 3.11 milioni di km e poi sino ad una distanza di 500000 km con risoluzione rispettivamente di 59 km e di 9 km. Su Titania si notano vaste zone più chiare su sfondo scuro ed anche diversi crateri da impatto. La caratteristica principale è una frattura tra il confine dell'emisfero illuminato e quello scuro che fa supporre una passata attività tettonica. Si distinguono inoltre grandi vallate larghe più riflettenti dello sfondo. La sua superficie testimonia una lunga e passata attività meteoritica.

Miranda (immagini e testo)