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In Italia
8 febbraio. Cresce la protesta
Protesta universitariaA Pisa viene occupata la sede de "La Sapienza", che sarà sgombrata dalla polizia 3 giorni dopo. Durante l'occupazione gli studenti elaborano e diffondono le "Tesi della Sapienza", che pongono la questione studentesca in termini marxisti. Anche l'università viene vista come luogo di scontro tra capitale e lavoro, e lo studente come "figura sociale interna alla classe operaia" e quindi come una figura sociale "subordinata", appaiata alle altre figure subordinate come gli operai. Le "Tesi della Sapienza" costituiscono il primo intreccio significativo tra la sinistra rivoluzionaria e il movimento studentesco. A Torino, due giorni dopo, è occupata la sede universitaria di Palazzo Campana. Ottanta studenti vengono portati fuori a braccia e denunciati. "Siamo in un mare di Gui" recita un ironico manifesto. Nel maggio, a Roma si verificano scontri fra le forze dell'ordine e gli studenti di architettura che occupano la facoltà da quattro giorni. A novembre, la facoltà di sociologia è paralizzata da uno "sciopero attivo" con assemblee e conferenze sui temi di maggior rilievo della vita universitaria e delle grandi trasformazioni del paese. A dicembre, viene occupata l'Università Cattolica di Milano. Il Rettore chiede l'intervento della polizia.