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In Italia
2 febbraio. Volare a Sanremo
Domenico Modugno al Festival di Sanremo |
Volare Penso che un sogno così non ritorni mai più;
mi dipingevo le mani e la faccia di blu,
poi d'improvviso venivo dal vento rapito
e incominciavo a volare nel cielo infinito...Volare... oh, oh!...
Cantare... oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
felice di stare lassù.
E volavo, volavo felice più in alto del sole ed ancora più su,
mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù,
una musica dolce suonava soltanto per me...
Volare fu tradotta in tutte le lingue, fu in testa alle classifiche di tutto il mondo, anche in America del Nord, in cui si vendettero milioni e milioni di copie tanto che nel 1958 gli furono assegnati due
Grammy Awards, uno come disco dell'anno e uno come canzone dell'anno 1958. Modugno ricevette anche in dono dalle industrie musicali tre dischi d'oro, uno per il migliore cantante, uno per la migliore canzone e uno per il disco più venduto. Il cantante ha attraversato l'Atlantico decine di volte: tutti gli Stati del Sud e del Nord America lo hanno visto e sentito le sue canzoni, dalla viva voce. Furono molti i successi discografici ed editoriali di quel periodo, come
L'uomo in frac,
Notte di luna calante,
Io. Nel 1959 Modugno rivinse il primo premio del Festival di Sanremo con
Piove (Ciao, ciao bambina) e nel 1960 il secondo con la canzone
Libero. Walter Veltroni scriveva nel 1995 sul
Venerdì di
Repubblica: "La canzone d'autore in verità comincia proprio con lui.
Volare più che una canzone fu un trapano che attraversò il muro di un'epoca".