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In Italia
24 settembre. In marcia per la pace
Marcia della pace del 1961 |
Marcia della pace "Le prime circolari di annuncio della Marcia sono dell'estate del 1960.(...) ebbi pronte adesioni come quella del maestro Gianandrea Gavazzeni; passarono mesi di spedizione di circolari e di lettere personali; dall'onorevole Pietro Nenni ebbi nel novembre 1960 una lettera molto favorevole. Ma debbo dire che oltre quel primo carattere, di iniziativa non dei partiti, che avrebbe dovuto assicurarmi una più facile adesione da tutte le persone e associazioni operanti in Italia per la pace, io tenevo sommamente ad un secondo carattere, che anzi era stato il movente originario del progetto: la marcia doveva essere popolare e, in prevalenza, regionale. Avevo visto, nei dopoguerra della mia vita, le domeniche nella campagna frotte di donne vestite a lutto per causa delle guerre, sapevo di tanti giovani ignoranti ed ignari mandati ad uccidere e a morire da un immediato comando dall'alto, e volevo fare in modo che questo più non avvenisse, almeno per la gente della terra a me più vicina. Come avrei potuto diffondere la notizia che la pace è in pericolo, come avrei potuto destare la consapevolezza della gente più periferica, se non ricorrendo all'aiuto di altri e impostando una manifestazione elementare come è una marcia?" (Aldo Capitini Storia della Marcia della pace, linea d'Ombra 1991)
Il motto della prima marcia fu "per la pace e la fratellanza dei popoli". Passeranno 7 anni fra la prima e la seconda marcia che si tenne nel 1978 con il motto "mille idee per la pace". La terza marcia si svolse il 27 settembre 1981 ed il motto fu "contro la guerra: ad ognuno di fare qualcosa".
La quarta marcia il 6 ottobre 1985 si prefiggeva lo scopo di bloccare l'installazione dei missili Cruise in Italia con il motto "Svuotiamo gli arsenali riempiamo i granai". Dal 1985 la marcia avviene con cadenza biennale ed è sostenuta ed organizzata oltre che dalle associazioni pacifiste da diverse organizzazioni pubbliche e private.