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Spazio
Il prezzo da pagare

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White, Grissom e Chaffee
Il 1967 è caratterizzato da gravissime tragedie che mettono di fronte all'opinione pubblica mondiale, piena di entusiasmo per la gara spaziale in atto tra le due superpotenze, gli enormi rischi che la corsa alla Luna comporta per gli uomini in essa coinvolti.
URSS e USA piangono la morte di cinque esploratori dello spazio - più un sesto deceduto mentre era fuori servizio - e l'emozione in tutto il mondo è fortissima ma nonostante tutto i programmi spaziali andranno avanti, seppure dopo una pausa necessaria per adeguare le attrezzature a nuovi standard di sicurezza messi a punto a così caro prezzo.

Il 27 gennaio, durante un test in svolgimento sulla rampa di lancio a Cape Canaveral, si sviluppa un incendio all'interno di un prototipo di veicolo spaziale Apollo montato alla sommità di un razzo Saturn 1B.


La superficie lunare fotografata dal Lunar Orbiter 3
L'incendio, alimentato dall'atmosfera di ossigeno puro all'interno della capsula, è devastante e per i tre astronauti che avrebbero dovuto costituire il primo equipaggio di una missione pilotata Apollo non c'è scampo. Muoiono così il comandante Virgil Grissom, veterano di una missione Mercury e di una Gemini, Edward White, che aveva passeggiato nello spazio nel corso della missione Gemini 4, e Roger Chaffee.
L'inchiesta che seguirà al disastro stabilirà che sono stati commessi molti errori di progettazione nella capsula, che verranno in seguito corretti.

Vladmir Komarov
Il 5 febbraio viene lanciato il Lunar Orbiter 3, che entrerà in orbita lunare trasmettendo a terra immagini.

Il 17 aprile viene lanciata la sonda Surveyor 3, che effettuerà un allunaggio morbido.

Mentre, all'inizio dell'anno, era stato selezionato in URSS un primo gruppo di cosmonauti da addestrare per un volo (mai effettuato) intorno alla Luna a bordo di un veicolo spaziale Zond, il 23 aprile viene lanciato da Baikonur il primo veicolo spaziale sovietico Soyuz con a bordo il cosmonauta Vladimir Komarov, già comandante della missione Voskhod 1.
La missione, della durata complessiva di 26 ore e 45 minuti per un totale di 18 orbite terrestri compiute, si rivela fin da subito afflitta da numerosi gravi problemi tecnici che culminano col malfunzionamento del paracadute che deve frenare il rientro sulla Terra della navicella. I cavi si attorcigliano e il paracadute non si apre: la Soyuz 1 si schianta al suolo causando la morte di Komarov.

Edward Givens
Il 4 maggio viene lanciato Lunar Orbiter 4, che entrerà in orbita lunare ritrasmettendo immagini a terra.

Il 6 giugno l'astronauta della NASA Edward Givens muore in un incidente stradale presso Houston, in Texas.

Il 12 giugno l'URSS lancia Venera 4, prima sonda a compiere rilevamenti sull'atmosfera di Venere.

Il 14 giugno la NASA lancia la sonda Mariner 5, che compirà un passaggio ravvicinato nei pressi di Venere il 19 ottobre confermando e aggiornando i dati già forniti dal Mariner 2.

Il 19 luglio viene lanciato Explorer 35, che entrerà in orbita lunare.

Il primo agosto viene lanciato Lunar Orbiter 5, che entrerà in orbita lunare ritrasmettendo immagini a terra.

Il 4 agosto viene selezionato il sesto gruppo di astronauti della NASA, composto da undici civili. Nessuno di questi uomini andrà sulla Luna.


Clifton Williams
L'8 settembre avviene il lancio di Surveyor 5, che effettuerà il quinto allunaggio della storia dell'esplorazione spaziale. Lo seguirà il 7 novembre il Surveyor 6.

Il 5 ottobre l'astronauta della NASA Clifton C. Williams, a bordo di un jet T-38, si schianta al suolo presso Tallahassee, in Florida.

Il 30 ottobre i satelliti sovietici Cosmos 186 e 188 effettuano il primo rendez-vous e aggancio automatico in orbita. La telecamera trasmette a terra le fasi della manovra di aggancio tra i due veicoli, che volano uniti per tre ore e mezza.
Da entrambe le navicelle si staccano capsule di modello Soyuz che vengono recuperate a terra il 31 ottobre e il 2 novembre.

Il 9 novembre viene effettuato il primo lancio, dal Kennedy Space Center in Florida, di un razzo Saturn 5, che porta in orbita l'Apollo 4 senza equipaggio per testare le procedure di rientro sulla Terra.

Il 13 dicembre viene lanciato il Pioneer 8, che si immetterà con successo in orbita solare.
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