Leggere il Cielo

La genesi del Sistema solare

Roberto Bedogni

Home
Introduzione
I modelli basati sulla "turbolenza"
La teoria "mareale"
Le teorie di "accrescimento"
La teoria "nebulare" di Laplace e Kant
Vincoli teorici ed osservativi alla costruzione di un modello di formazione del Sistema solare
La datazione delle rocce terrestri, lunari e dei meteoriti e l'età del Sistema solare
La misura del rapporto deuterio/idrogeno nei pianeti giganti
Il contributo delle osservazioni delle zone di formazione stellare
Le fasi della formazione del Sistema solare: una possibile sequenza di eventi
La legge ( o relazione) di Titius-Bode
La relazione di Titius-Bode: legge o coincideza?
Il problema del momento angolare
Conclusioni
Letture

I modelli basati sulla "turbolenza"

René Descartes (1596-1650) fu il primo che cercò di dare una spiegazione scientifica dell'esistenza del Sistema solare e che per primo introdusse l'idea di evoluzione. Nella sua opera Teoria dei vortici, pubblicata nel 1644, Descartes avanza l'ipotesi che l'Universo sia costituito da materia ed etere e sia pieno di vortici di diverse dimensioni. Non è però chiaro il meccanismo fisico tramite il quale dai "vortici" si siano poi prodotti i pianeti. Infatti, il modello è soltanto qualitativo ed una delle maggiori obiezioni che gli si può rivolgere riguarda il fatto che non favorisce la formazione dei pianeti sul piano dell'eclittica. Venne abbandonato dopo la scoperta delle leggi della gravità di Newton. Il concetto di turbolenza fu però ripreso e riconsiderato da numerosi autori nel XX secolo (Von Weizsäcker, ter Haar, Kuiper,Whipple e McCrea).



La teoria "mareale"