I docenti hanno riscontrato che il Planetario Virtuale e l'utilizzo del computer e di Internet in generale si propongono come un efficace metodo didattico, per una serie di fattori.
Innanzitutto il Planetario Virtuale è uno strumento che i ragazzi sentono più vicino al mondo in cui vivono, rispetto a quelli tradizionalmente usati nella scuola. Conseguentemente, essendone maggiormente attratti, sono più disponibili all'utilizzo ed all'apprendimento. Essi si sentono maggiormente attivi e partecipi del loro processo formativo e liberi di seguire i propri ritmi e le proprie inclinazioni.
I docenti dal canto loro, tramite le immagini, le simulazioni e le animazioni, riescono a spiegare argomenti e concetti con molta chiarezza, cosa che a volte non è semplice con i mezzi tradizionali. Inoltre, anche gli insegnanti che non hanno competenze specifiche in materia, possono fare Astronomia in modo rigoroso.
È stato infine evidenziato che l'uso di uno strumento didattico nuovo spinge l'insegnante a rinnovare il proprio modo di far lezione, a documentarsi in continuazione, a programmare in modo elastico, modificando e integrando il suo piano di lavoro di base, anche con l'apporto degli alunni stessi.
Figura 5. Uno dei primi test effettuati nel primo modulo del Planetario Virtuale.
La domanda posta è "Se la Terra è sferica, sai spiegare perché il suolo su cui
viviamo è piano?". Vengono presentate, oltre alla risposta esatta, altre 4
risposte "sbagliate", prese fra le risposte errate più frequenti date da
classi campione.