Museo della Specola

STRUMENTI DI SISSON


Nell'anno 1738, per sostituire gli strumenti di Lusverg ormai superati, furono commissionati in Inghilterra novi strumenti che furono installati nel 1742.

Il suo costruttore, Jonathan Sisson, fu il miglior allievo di Graham, il costruttore degli strumenti ordinati da Halley per l'osservatorio di Greenwich. I suoi strumenti si segnalano per la perfezione dell'esecuzione, che ha dell'incredibile se si pensa che non esistevano ai tempi macchine utensili e la lavorazione era completamente manuale. L'accuratezza di realizzazione - sia tecnica che artistica - di questi strumenti fecero sì che venissero riportati, a modello di strumentazione astronomica, nelle tavole dell'Encyclopédie di Diderot e d'Alembert.

Il quadrante murale di Sisson risulta il più antico interamente eseguito in un unico metallo, posto quindi al riparo dalle distorsioni che le variazioni di temperatura inducevano negli strumenti che, a lato dell'ottone, avevano parti strutturali in ferro. Una accurata descrizione dello strumento e dei suoi accessori si trova nell'Inventario del 1843 di Gaetano Ceschi:
Quadrante murale di Gionata Sisson Inglese di piedi 3 1/2 di raggio, tutto in ottone, fornito di cannocchiale con obiettivo del Bruni di 1 e 1/2 pollici di apertura, ed oculare con castello portante un micrometro filare. Al Cannocchiale è unito un Nonio, che scorre con esso sul lembo graduato del quadrante, e che serve a dare la quarta parte di un minuto primo, ossia 15 secondi.

Per quanto riguarda lo strumento dei passaggi nell'Inventario delli Ordegni Astronomici ... fato l'Anno 1746 si legge:
Canochiale di due lenti Allasse che serve per osservare i passaggi Meridiani, dalla parte inferiore del Canochiale è annesso un semicircolo d'ottone diviso in gradi, e dalla parte superiore un cilindro d'ottone con una palla che serve per contrappeso, un'altra palla attaccata al tubo presso l'oculare, che serve anchesa di contrapeso; A questo Canochiale va unito un livello, che serve per meter orizontale l'Asse reto al Canochiale; Altro Asse, o fuso di legno che serve per fermare il Canochiale a diverse inclinazioni. Tanto l'Asse retto al Canochiale, quanto il fuso di legno, ano i suoi respetivi appoggi d'ottone, due per il primo che ano forma di forcelle, e due per il secondo, che consistono in due lastre trasversali, tutto lavoro d'Inghilterra. Questo strumento è sostentanto da un Pedistallo di Macigno ornato di marmo tutto con molte elleganza.

Notevole la grande livella invertibile, ancora riempita dal suo fluido. Solo da pochi anni, infatti, la tecnica di alesatura dei tubi di vetro aveva consentito di ottenere dalle livelle a bolla la sensibilità richiesta per la messa in stazione degli strumenti astronomici.

Un altro strumento di questa serie ordinata al Sisson è il quadrante mobile costruito a Londra nel 1739.
Il maneggio di questo strumento - il cui scopo era essenzialmente quello di determinare a quale istante un astro era passato per il meridiano per poter così definire 97 la direzione del sud e regolare meridiane e strumenti murali - era interamente affidato a organi meccanici, contrariamente a quanto avveniva con gli strumenti della fine del Seicento e degli inizi del secolo successivo. Si richiedeva così all'astronomo una assai minore abilità manuale per la messa in stazione degli strumenti e per l'esecuzione delle osservazioni. Anche in questo campo quindi la tecnica si era sviluppata nella direzione di incorporare nella macchina funzioni che prima erano dell'uomo. Una tendenza, questa, caratteristica del XVIII secolo, che prepara il passaggio dall'organizzazione artigianale della produzione a quella industriale.
Quadrante mobile di Gionata Sisson Inglese di piedi 2.9 di raggio, a canocchiale fisso, ed a perpendicolo tutto di metallo, e sostenuto da una robustissima intelaiatura di legno mogano con opportuni finimenti in ottone. - si legge nell'inventario del 1746 - Il lembo del quadrante porta un'esattissima divisione, che essendo disposta in scala ticonica può dare il valore di 1/3 di minuto primo ossia le 20 seconde per la direzione del filo a piombo. Per l'azione di 4 viti alla base dell'apparecchio, e per un livello a bolla d'aria unito all'asse verticale che sostiene il Quadrante, può ottenersi la perfetta verticalità di detto asse, dalla quale poi per opportuno congegno può rendersi il lembo del quadrante perfettamente a contatto col filo a piombo. Quattro piastre di metallo si sottopongono alle viti della base. Una manetta di ottone serve a far girare le suddette viti.


Fabrizio Bonoli & Pierluigi Battistini
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