Misura della luminosità e della distanza delle stelle

Nell' antichità (in pratica dopo il II secolo a.C., con Ipparco) gli oggetti celesti visibili ad occhio nudo erano classificati, per il loro splendore, in 6 classi di grandezza o magnitudine.

La formula di Pogson

Questo criterio è ancora valido ed è stato esteso agli oggetti più deboli, visibili solo al telescopio, e meglio precisato tramite la formula di Pogson che fornisce una relazione tra la differenza di grandezza (o, come di dice abitualmente, di magnitudine) e il rapporto tra le luminosità di due stelle:
m2-m1=-2.5 log (I2/I1)
essendo m1,m2 le magnitudini delle stelle e I1,I2 le rispettive luminosità.
Dalla carta delle magnitudini apparenti stellari si può avere una idea di come sono "viste" le stelle.