La Mappa di Marte (proiezione sinusoidale).

Altre informazioni sulla superficie di Marte

Tracce di acqua

Sulla superficie di Marte si osservano dune, sopraelevazioni ed avvallamenti allineati in direzione parallela a quella dei venti dominanti. I canali (da non confondersi con i famosi "canali marziani" della letteratura astronomica degli inizi del 1900) hanno dimensioni gigantesche se paragonati anche ai più grandi fiumi terrestri.

Alcuni, come quello situato nella Kaseis Vallis largo in alcuni punti 200 km, contengono rilievi simili a piccole isole, gli argini sono ben definiti ed il loro letto in generale mostra di avere subito una specie di lavaggio lungo tutto il suo corso. È probabile che si siano formati come conseguenza dell'espulsione di acqua dal sottosuolo sottoposto a forti pressioni. Altri invece assomigliano ai torrenti ed ai fiumi terrestri il che dimostrerebbe che all'epoca di massima formazione dei crateri, 3.8 miliardi di anni fa, Marte aveva un'atmosfera più densa capace di un maggiore effetto serra e quindi presentava un clima moderato in cui l'acqua allo stato liquido era stabile.
 
L'azione dell'acqua è evidente in questa immagine di una zona nei pressi dell'Ares Vallis in Chryse Planitia. L'erosione prodotta dall'acqua ha scavato queste strutture ad isola in conseguenza della sua diffusione attorno a due crateri di diametro variabile tra gli 8 ed i 10 km. Il flusso di acqua si è sviluppato da sud a nord: dall'alto al basso della immagine. Si notano pure in quest'altra immagine dei chiari esempi di erosione prodotti nel passato da un sistema di grandi inondazioni e piccoli sistemi di fiumi.

Canali ed altre strutture

Si osserva la presenza di un grande sistema di canyons chiamato Valles Marineris che occupa un quinto della circonferenza di Marte ad una latitudine di circa 10° (gradi) e che sia allunga, nella direzione parallela all'equatore, per più di 3000 km dalla regione Noctis Labyrinthus, un sistema arcuato di fosse ad ovest, fino al terreno caotico che si presenta ad est. Si compone di molti antichi ed immensi canali che nascono dal terreno e dal sistema di canyons al centro della struttura e "scorrono" verso nord. La massima profondità è di 7 km ed i singoli canyons hanno larghezze che possono raggiungere i 200 km e nella zona centrale, dove si trovano tre crepacci paralleli e collegati fra loro, si arriva ad una larghezza massima di 700 km. Confrontata con il Gran Canyon dell'Arizona, Valles Marineris, è quattro volte più profonda, sei volte più larga e dieci volte più lunga.

Esistono anche indizi che i canyons possano avere ospitato, in tempi passati, dei laghi. Dalle proprietà riflettenti del suolo si può dedurre che le aree oscure sono coperte da sabbia grossolana formata da granelli di un decimo di millimetro di diametro mentre le aree chiare consisterebbero di granelli più fini di diametro di non pił di un millesimo di millimetro.

In conclusione la superficie di Marte testimonia una lunga attività geologica e vulcanica modificata dall'azione del vento dell'acqua e del ghiaccio. Mancando una tettonica a zolle su tutto il globo non c'è però un ricambio, come avviene sulla Terra, tra la superficie ed il suo interno.