L'Astronomo G.D. Cassini.

Cenni storici

Saturno era, per gli antichi, il settimo dei pianeti in ordine di distanza dal Sole. La sua luce verdastra era considerata di cattivo auspicio e per questo venne dedicato al cupo Saturno.

È il più lento tra i pianeti perché gli occorrono ben 29 anni e mezzo per ritornare nella stessa posizione lungo l'eclittica; per questo motivo il suo moto fu quasi completamente trascurato. Nel sistema copernicano divenne il sesto dei pianeti del Sistema Solare. Galileo (nel 1610), oltre ad osservarne il disco, ne scorse ai lati due corpi secondari che negli anni seguenti vennero individuati da Huygens (nel 1655) come una formazione ad anello. Il Campani nel 1664 distinse nella zona esterna degli anelli un fascia più oscura che Cassini, nel 1675, individuò come una divisione che ancor oggi porta il suo nome.

Nel XIX secolo strumenti più precisi misero in evidenza nuove divisioni dell'anello come quella di Encke, osservata nel 1838. Le osservazioni spettroscopiche del XIX secolo dimostrarono poi che le sue zone più interne ruotavano con un periodo più breve (7 ore) di quelle esterne (22 ore). Fu Herschel che per primo stimò la rotazione dell'astro in 10 ore e 16 minuti. La massa del pianeta venne stimata in circa 95 volte quella della Terra. mentre la sua densità risultò 0.69 g/cm3; la più bassa del Sistema Solare. Il rigonfiamento equatoriale (che raggiunge circa 1/9 del diametro) indica una forte concentrazione di massa verso il centro.

Verso la fine dell'ottocento erano state individuate nell'atmosfera delle righe di assorbimento simili a quelle osservate su Giove, identificate come righe caratteristiche del metano e dell'ammoniaca.