Quaranta anni di stelle

Piccola storia dell'AAB


L’AAB, costituita con atto ufficiale del 28 aprile 1967, compie ora 40 anni. I soci fondatori furono: Alfio Betti, Luigi Baldinelli, Giovanni M. Spinelli, Franco Marchesini, Giuseppe Mazzoli.
In realtà l’Associazione Astrofili esisteva già da tempo. Un primo gruppo si formò già nel 1932 gravitando attorno alla Specola Universitaria di via Zamboni 33 sotto la guida del prof. Guido Horn D’Arturo. In seguito, nei primi anni ‘50, si formò di fatto l’Associazione Astrofili Bolognesi.
Solo più tardi, nel 1966, l’Associazione si avvalse di un proprio osservatorio. Era situato presso l’Eremo di Tizzano, sul primo colle a ridosso di Casalecchio e Ceretolo, affacciato sulla pianura e la città. Non a caso fu intitolato proprio a Guido Horn D’Arturo, che di tanti astrofili fu punto di riferimento, anche grazie alla storica rivista "Coelum".
Lo strumento principale era un Newton di 35 cm di diametro, f/ 5. Qui di seguito sono elencati alcuni degli avvenimenti più significativi organizzati dall’Associazione. A livello internazionale l’Associazione ha organizzato nel 1983 il Congresso Mondiale degli astrofili.
Altri congressi nazionali (congressi UAI e del GAD) sono stati organizzati a Bologna.
L’Associazione ha poi promosso numerose manifestazioni, come conferenze mensili tenute inizialmente presso l’Università di Bologna, quindi presso il Dopolavoro Ferroviario, poi nella sala comunale del quartiere Santo Stefano ed infine in una sala delle scuole Aldini Valeriani. Inoltre sono stati organizzati vari viaggi in occasione di eclissi solari in vari paesi del mondo.
Ma una delle attività che ci hanno caratterizzato nel corso degli anni è stato il ruolo di divulgatori del cielo, il mettere a disposizione dei cittadini le nostre attrezzature e le nostre (piccole) conoscenze per avvicinarli all’astronomia.
Dal 1983 l’Associazione si è avvalsa anche dell’attuale sede sociale, situata in via Polese 13.
Nel 1995 fummo costretti a cambiare sito d’osservazione in seguito alla vendita del parco di Tizzano da parte dei Padri Barnabiti a privati. Tale decisione ci ha costretti ad abbandonare un osservatorio che ormai era pesantemente compromesso dall’inquinamento luminoso proveniente dalle luci di Bologna. Da qui il trasferimento nell’attuale osservatorio "Felsina" a Medelana. Infine, nel 2001, è stato acquistato un nuovo telescopio, l’attuale Newton di 40 cm di diametro.