L'Universo e l'origine della vita

Dinamica e formazione del Sistema solare

Roberto Bedogni

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Conclusioni: lo stato corrente della nostra conoscenza della formazione del Sistema solare

Sebbene nessuno scenario sia oggi universalmente accettato, ci sono numerosi punti di consenso ed accordo riguardanti la formazione del Sistema solare.

I modelli più credibili sono quelli che derivano da quello nebulare di Kant e Laplace. I metodi di datazione basati sul decadimento degli elementi radioattivi ritrovati nei meteoriti fissano il momento della nascita del Sistema solare a 4,55 miliardi di anni fa.

La formazione del Sistema solare ha avuto luogo quando la nube molecolare primordiale ha attraversato uno dei bracci a spirale delle Galassia. L'ultimo arricchimento della nube, attraverso la Galassia, potrebbe essere avvenuto utilizzando il materiale sintetizzato per nucleosintesi nelle stelle e restituito al mezzo interstellare. Il metodo dello 129I suggerisce che l'ultimo passaggio è avvenuto almeno 100 milioni di anni prima della formazione, e questo determina la durata del processo di formazione planetaria.

I metodi di datazione con 16O, 26Al e 20N suggeriscono che la nube protoplanetaria sia stata arricchita da materiale proveniente da vento stellare da stelle del tipo Wolf-Rayet, quindi non è necessario ipotizzare l'esplosione di una supernova avvenuta nelle vicinanze.

L'attuale lenta rotazione del Sole e riduzione del suo momento angolare può essere spiegata tramite fenomeni magneto-idrodinamici che si osservano pure in stelle di tipo spettrale (F, G e K) analoghe alla nostra stella.

È comunemente accettato il modello di formazione planetaria a piccola massa di 0.01 masse solari. In questo modello la nube collassa su di un disco, le particelle cadono nel piano equatoriale in poche centinaia di anni ed accrescono per collisione ad un ritmo di 1cm all'anno. I processi che portano all'accumulo di materiale sino alla formazione dei planetesimi sono ben noti e ricostruiti dettagliatamente.

Durante le prime fasi di vita il Sole aveva un vento solare molto intenso che ha espulso le particelle, di dimensioni superiori al centimetro, che non si sono conglomerate nei planetesimi. Questo spiega la diversa composizione del pianeti interni rispetto a quella dei pianeti esterni.



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