Leggere il Cielo

I corpi del Sistema solare

Corrado Bartolini

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Introduzione

Lo studio del Sistema solare è molto importante per molteplici motivi:

  1. Fin dall'antichità i pianeti hanno attirato l'attenzione dell'uomo sia perché sono gli astri più brillanti del cielo sopravanzando lo splendore di Sirio, sia per i loro moti complicati fra le stelle; lo studio dei loro movimenti ha costituito il problema fondamentale dell'astronomia fino al secolo scorso.
  2. In tempi recenti l'inizio dell'era spaziale e la scoperta di nuove tecniche astrofisiche hanno permesso all'uomo di interagire direttamente con i corpi del Sistema solare facendo su di essi dei veri e propri "esperimenti".
  3. Lo sviluppo delle telecomunicazioni via satellite e lo studio della Terra dallo spazio hanno richiesto una conoscenza approfondita dell'ambiente al di sopra dell'atmosfera: dei campi magnetici, delle tempeste solari, del pericolo di impatto con meteoriti.
  4. I pianeti vengono studiati con metodi del tutto analoghi a quelli usati per la Terra: la struttura interna con la sismologia, la superficie con foto da satelliti artificiali, il campo magnetico e gravitazionale con sonde spaziali. La pubblicazione di riviste come Astronomy and Geophysics testimonia questa tendenza ad estendere la geografia ai corpi del Sistema
    solare. Come esiste una "Zoologia comparata", così sta sorgendo una "Planetologia comparata".

Quadro riassuntivo delle caratteristiche fisiche dei pianeti

PIANETA

a (UA)

Periodo di rivoluzione (anni)

Massa

Terra = 1

Raggio

Terra = 1

Densità (g/cm3)

Periodo di rotazione (giorni)

Mercurio

0.38710

0.240842

0.0558

0.3825

5.43

58.6462

Venere

0.72333

0.615187

0.8148

0.9488

5.24

-243.02

Terra

1.00000

1

1

1

5.52

0.99727

Marte

1.52369

1.880816

0.1074

0.5326

3.94

1.02596

Giove

5.20381

11.86178

317.83

11.209

1.33

0.41354

Saturno

9.53885

29.45657

95.16

9.449

0.69

0.44401

Urano

19.1833

84.01880

14.50

4.007

1.30

-0.7167

Nettuno

30.0578

164.788

17.20

3.883

1.76

0.6808

Plutone

39.4400

247.688

0.0022

0.1805

2.07

-6.3872

I termini di cui si fornisce di seguito la definizione sono utili per una migliore comprensione della tabella e del testo:
Rotazione: tutti i pianeti ruotano intorno ad un proprio asse ed il periodo di rotazione è il tempo necessario a compiere una rotazione completa e definisce il giorno del pianeta.
Rivoluzione: i pianeti, oltre a ruotare intorno al proprio asse, compiono una traiettoria quasi circolare intorno al Sole detta rivoluzione ed il periodo necessario per compierla caratterizza l'anno del pianeta.
Eclittica: viene così definito il piano dell'orbita della Terra intorno al Sole.
Inclinazione delle orbite: presa come riferimento l'eclittica, l'inclinazione dei pianeti è l'angolo che i piani di rivoluzione hanno con l'eclittica stessa.
Obliquità: è l'inclinazione dell'equatore del pianeta rispetto al piano della sua orbita (mediamente tutti i pianeti hanno obliquità inferiore a 30° con eccezione di Venere che ha 180°  e Urano con 98°).
Unità astronomica (U.A.): è la distanza media Terra-Sole. Con a si indica il semiasse maggiore dell'orbita di ogni pianeta misurato in Unità astronomiche.
Il periodo di rotazione negativo indica che il pianeta, visto dal polo Nord dell'eclittica, ruota in senso orario (opposto a quello della rivoluzione). Il periodo di rotazione della Terra =1 giorno siderale è leggermente inferiore al giorno solare medio a causa del moto di rivoluzione.

Dalla tabella si vede che i pianeti possono essere suddivisi in due gruppi in base a massa, raggio e densità: Mercurio, Venere, Terra e Marte sono rocciosi, piccoli e densi; Giove, Saturno, Urano e Nettuno sono gassosi, grandi e di bassa densità. Plutone costituisce un caso a sé.



Mercurio