Leggere il Cielo

Gli indicatori di distanza

Gisella Clementini

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Introduzione
Spazio e tempo in astronomia
Cenni storici: le prime misure in astronomia
Le unità di misura: il chilometro non basta più
Alcuni concetti di base: la magnitudine apparente ed assoluta , il modulo di distanza
Le distanze all' interno della nostra Galassia
Oltre i confini della Galassia: gli indicatori di distanza
Gli indicatori primari: da 500 a 3·107pc
Gli indicatori secondari e terziari: da 2·105 a 109 pc ed oltre
Le incertezze della scala delle distanze astronomiche

Cenni storici: le prime misure in astronomia

Riuscire a misurare la distanza dei corpi celesti e di oggetti via via più lontani ha costituito e costituisce tuttora uno dei primi e più affascinanti problemi astronomici. I Greci furono i primi a cimentarsi nella misura delle distanze astronomiche. Per quanto sappiamo i primi tentativi di misura del Sistema solare risalgono infatti ad Aristarco di Samo, vissuto nel III secolo a.C. e contemporaneo di Eratostene (il primo ad aver tentato la misura del raggio terrestre). Aristarco utilizzò il fenomeno delle eclissi di Luna per valutare la distanza Terra-Luna e successivamente tentò di misurare la distanza Terra-Sole a partire dalla stima dell'angolo formato dalle direzioni Sole-Luna e Sole-Terra quando la Luna è in quadratura. Il metodo di Aristarco fu ripreso e migliorato da Ipparco nel II sec. a.C. e successivamente da Tolomeo, ma occorrerà attendere il XVII secolo, l'introduzione del procedimento trigonometrico e del concetto di "parallasse" per avere la prima "buona" stima della distanza Terra-Sole.



Le unità di misura: il chilometro non basta più